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Domenica 11 Ottobre 2020 17:10

Salce-Benvenuti: “Un errore obbligare le mascherine a chi fa attività motoria”

“Per l’attività motoria all’aperto si dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina, esclusi chi sta facendo attività sportiva, è la precisazione che è 
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attività motoria
“Per l’attività motoria all’aperto si dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina, esclusi chi sta facendo attività sportiva, è la precisazione che è stata data dal Viminale sul decreto legge approvato il 7 ottobre scorso.  Si è quindi modificata la bozza del decreto che prevedeva l’esonero per tutti i soggetti che  svolgono  attività sportiva e motoria.  Pertanto ora, chi cammina anche con passo veloce, utilizza la bicicletta, svolge qualunque gioco deve comunque indossare la mascherina. La solita confusione che non farà altro che creare dubbi e interpretazioni”.

E’ quanto dichiara Giuliana Salce, Campionessa Mondiale di marcia 3000 metri Parigi 1985, ed oggi Responsabile Regionale per il Lazio del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, insieme a Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecoitaliasolidale.

Un provvedimento così importante dovrebbe essere ben chiaro e senza alcun equivoco, ma non solo proseguiamo a ritenere  un errore obbligare sportivi che utilizzano la bicicletta o procedono con un passo veloce di marcia all’obbligo delle  mascherine”.

“La mascherina, ad esempio quella chirurgica, non è utile se rispettiamo le dovute distanze ed utilizzarla è addirittura controproducente, se indossata durante la corsa o, comunque, durante qualunque attività motoria”.
“Chi si sottopone ad uno sforzo fisico, sia pur non estremo, come correre o pedalare con la biciletta,  con la mascherina che copre naso e bocca, respira una quantità maggiore di anidride carbonica, rischiando di andare addirittura  in alcalosi e quindi rischiando lo svenimento. Con la mascherina si respira una miscela di CO2 superiore a quella presente
nell’aria”.

“Abbiamo da tempo sostenuto che la riapertura dei parchi, degli spazi verdi, delle ciclabili, avrebbero potuto rappresentare luoghi ideali dove poter svolgere in sicurezza attività fisica anche amatoriale,   proprio per garantire  il benessere psicofisico dei cittadini.
Dunque ripetere l’errore -concludono Salce e Benvenuti- di obbligare l’utilizzo delle mascherine in questi luoghi, all’aria aperta, anche per chi svolge attività motoria, non solamente lo riteniamo inutile, bensì un provvedimento dannoso alla salute degli atleti”.

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