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Mercoledì 28 Ottobre 2020 10:10

Coronavirus, approvato il decreto Ristori

Fine lockdown Roma, donna con mascherina, negozi, maggio 2020
Fine lockdown Roma, donna con mascherina, negozi, maggio 2020
Via libera del Consiglio dei ministri ai 32 articoli del testo: interventi economici in favore delle attività chiuse totalmente o parzialmente con l'ultimo dpcm

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Fine lockdown Roma, donna con mascherina, negozi, maggio 2020
Fine lockdown Roma, donna con mascherina, negozi, maggio 2020
È durata meno di un’ora ieri pomeriggio, 27 ottobre, a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto Ristori: 32 articoli che mobilitano «una massa consistente di risorse», ha spiegato in conferenza stampa il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Per la precisione, «5,4 miliardi di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare». Una misura «rapida, efficace ed efficiente», l’ha definita il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, spiegando che era necessario «trovare subito la modalità di intervenire con ristori che non arrivassero tra qualche mese» ma facendo arrivare «immediatamente sul conto corrente degli imprenditori soldi veri». Per questo, ha spiegato il premier Giuseppe Conte, «i contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate con bonifico dell’Agenzia delle entrate. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito li otterrà, gli altri subito dopo».

In concreto, il decreto prevede altre sei settimane di cassa integrazione Covid che «devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021», si legge nella bozza, insieme al blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio. Stanziato un fondo di 30 milioni di euro, fino a dicembre, per «l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta». Misure anche per la didattica a distanza nelle scuole, rimborsi per gli spettacoli dal vivo e un fondo da 50 milioni per il sostegno delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. Prevista infine, per il mese di novembre, un’indennità di 800 euro per i lavoratori precari dello sport.

Ancora, nel decreto è previsto anche lo stop ai pignoramenti immobiliari fino al 31 dicembre; sospesi, nel mese di novembre, i contributi per i lavoratori delle aziende interessate dal dpcm; previste anche due nuove mensilità di Reddito di emergenza. Confermata l’abolizione del versamento della seconda rata dell’Imu, in scadenza entro il 16 dicembre 2020, e prorogato al 30 novembre 2020 il termine per la presentazione del modello 770. Stanziati anche 100 milioni di euro come «ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento di fiere e congressi».

Il provvedimento, insomma, riconosce un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività prevalente nell’ambito dei settori economici più colpiti dalle limitazioni previste dal dpcm del 24 ottobre. L’ammontare del contributo non può superare i 150mila euro. Restano esclusi dal ristoro i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data. Ha parlato di importi «significativi» il ministro Gualtieri, chiarendo che ai ristoranti andranno dai 5 ai 25mila euro; cifra che arriverà fino ai 30mila euro per teatri e sale da concerto. Risarciti anche tassisti e titolari di noleggio con conducente. Per i settori della cultura e del turismo infine, ha spiegato il ministro Dario Franceschini, il pacchetto di misure «è di oltre un miliardo». Tra queste, il ristoro immediato per i teatri e i cinema chiusi dal dpcm del 24 ottobre, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo.

Il decreto stabilisce anche l’istituzione, presso il ministero della Salute, di un servizio nazionale di risposta telefonica alle persone risultate positive al Covid-19 o che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi, con il compito di svolgere attività di contact tracing e sorveglianza sanitaria nonché di informazione e accompagnamento verso i servizi di prevenzione e assistenza delle competenti aziende sanitarie locali.

28 ottobre 2020

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