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Giovedì 29 Ottobre 2020 11:10

Alla Gregoriana, “La Teologia alla prova del Covid-19”



Aperte le iscrizioni al corso, al via dal 5 novembre: 12 lezioni, all'insegna del dialogo con la scienza. Il decano Renczes: «La pandemia, provocazione per la fede»

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“La Teologia alla prova del Covid-19. Dialoghi con la scienza”: è il nuovo corso avviato dalla facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana. 12 lezioni, a partire dal 5 novembre, all’insegna di «un dialogo franco e libero da pregiudizi tra la scienza e la “scienza della fede”», spiegano dall’ateneo. Al centro, dunque, il tema della relazione tra scienza e fede. «L’intera pandemia di Covid-19 – si legge in una nota diffusa dalla Gregoriana – è stata interpretata con i soli parametri della scienza e le decisioni dei governi sono state prese a partire dalle ragioni fornite da comitati tecnico-scientifici. Le ragioni della fede, che per affrontare le grandi epidemie del passato erano state decisive, non hanno avuto rilievo».

Eppure, «in questo tempo drammatico, conficcatosi nel cuore della contemporaneità globalizzata, sono riemersi i grandi interrogativi su Dio, sul tempo, sull’uomo, sulla Chiesa e sulla vita», è la riflessione da cui muove la proposta del corso. «Perché il mistero del male? Perché questa sofferenza? Come agisce Dio nella storia? Quale speranza annuncia la comunità cristiana? Come costruire la comunità degli uomini tra egoismi e bene comune? Il corso – spiega il coordinatore don Dario Vitali, direttore del dipartimento di Teologia dogmatica della Gregoriana – affronterà questi interrogativi attraverso il confronto tra un virologo di fama, Ernesto Burgio, e un gruppo di specialisti nelle aree di studio della Teologia: la teologia biblica, la teologia dei Padri, la teologia fondamentale, la teologia dogmatica, la teologia morale. Scienza e teologia scelgono di confrontarsi, sapendo che hanno da imparare dal reciproco ascolto».

Parla di «coraggio e fiducia» alla ripresa del nuovo anno accademico il decano della facoltà di Teologia, il gesuita Philipp G. Renczes. L’università, informa, «ha disposto un protocollo preciso per garantire lo svolgimento delle attività accademiche nel rispetto delle disposizioni dello Stato italiano». Sullo sfondo, la riflessione su come e in quale misura la pandemia stia cmabiando «non solo le nostre abitudini di vita ma anche il nostro modo di pensare. Essa – prosegue il decano – diventa una provocazione per la fede e, di conseguenza, per la riflessione teologica». A maggior ragione «quando si considera il modo in cui viene affrontata la pandemia: pare si subordinino le decisioni a una ragione tecnico-scientifica, che lascia senza risposte le domande di senso che la pandemia va suscitando, con le sue gravi conseguenze. La facoltà di Teologia ha deciso di assumere questa sfida, facendo incontrare teologia e scienza».

Le lezioni – in modalità online – si articoleranno dal 5 novembre al 15 aprile, con orario 16-17.30 e saranno aperte sia agli studenti dell’ateneo che al pubblico esterno, per il quale è previsto un costo di partecipazione. Per iscriversi c’è tempo fino al 5 novembre.

29 ottobre 2020

 

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