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Giovedì 29 Ottobre 2020 15:10

Anagni, aggredisce l’autista del pullman perché sprovvisto di biglietto. Maxi controlli anti-covid

I militari della Compagnia di Anagni, in tutte le articolazioni operative, al fine di garantire il rispetto delle norme anti-Covid, hanno potenziato i controlli nelle aree maggiormente frequentate nelle ore serali e notturne verificando l’osservanza del distanziamento sociale sia nei locali pubblici che nei luoghi all’aperto ed il corretto utilizzo...

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I militari della Compagnia di Anagni, in tutte le articolazioni operative, al fine di garantire il rispetto delle norme anti-Covid, hanno potenziato i controlli nelle aree maggiormente frequentate nelle ore serali e notturne verificando l’osservanza del distanziamento sociale sia nei locali pubblici che nei luoghi all’aperto ed il corretto utilizzo della mascherina.

Nel corso dell’attività, oltre che ad identificare nr.89 persone, controllare  nr.75 veicoli e contestare nr.5 violazioni al C.d.S.

in Anagni, i militari della locale Stazione hanno proceduto a deferire in stato di libertà:

un 28 enne del Cile, residente nel circondario (già censito per reati in materia di stupefacenti e sottoposto ad obbligo di presentazione alla P.G.) per “resistenza  e lesioni ad incaricato di pubblico servizio e danneggiamento di mezzo adibito al trasporto pubblico”.

L’autista di una società che gestisce il trasporto pubblico di Anagni, presso il capolinea della Stazione F.S. di quel centro, veniva aggredito dal predetto dopo avergli vietato di salire sull’autobus in quanto sprovvisto di biglietto. Nell’occorso il cileno danneggiava anche parte del mezzo di trasporto pubblico;

un 32enne ceccanese per “furto aggravato”. Lo stesso, approfittando del suo ruolo di magazziniere presso una società di stoccaggio merci sita nell’agro anagnino, asportava dei generi alimentari per il valore di circa 100 euro, venendo però sorpreso all’uscita dal responsabile del magazzino che provvedeva ad avvisare i Carabinieri. I militari intervenuti nel corso di ispezione rinvenivano all’interno di una borsa di proprietà del predetto l’intera refurtiva che veniva restituita all’avente diritto;

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