Martedì 1 Dicembre 2020 16:12
“Bovillae Risorge” di Mauro Abate
Edito da Arbor Sapientiae, mira a promuovere una maggiore tutela dell’antica città fondata dai coloni di Alba Longa e culla
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Il libro “BOVILLAE RISORGE. Topografia del Teatro e del sito dei Sodales Augustales e loro tutela” (Edizioni Arbor Sapientaie), scritto da Mauro Abate, presidente della sezione di Marino di Italia Nostra, ha lo scopo di promuovere sia l’interesse per l’ampliamento degli scavi nel sito archeologico, rimasti incompleti, che potenziare la tutela dell’area. Il libro ha ottenuto il patrocinio di Italia Nostra Onlus nazionale.
Lo studio fa luce in particolare su due vestigia di grande rilevanza dell’antica città. Sotto osservazione in primo luogo è il teatro antico. Dopo essere stato scavato e studiato nei primi anni dell’800, la struttura e la sua via di accesso erano sembrati svanire nelle vigne di Frattocchie, al punto che se ne era persa perfino la precisa localizzazione. Dei tentativi avevano condotto a risultati insoddisfacenti, oppure errati. Recenti ritrovamenti compiuti dall’autore hanno consentito invece oggi di geolocalizzare con precisione il teatro. anche con l’impiego di moderni strumenti digitali che hanno reso possibile interpolare le antiche mappe di scavo con quelle contemporanee satellitari e catastali, ottenendo così una cartografia esatta del monumento. Il teatro era il cuore pulsante della città albana, i cui abitanti erano orgogliosi della diretta discendenza della vicina Alba Longa, progenitrice di tutti gli insediamenti della confederazione latina, precedendo la stessa fondazione di Roma di alcuni secoli. Ne condivideva gli stessi numi tutelari.
La sede di Bovillae era primaria rispetto ad analoghe sedi sparse in tutto l’impero romano, e al contrario di quelle non era retta da ordinari cittadini, per quanto rappresentativi, per la celebrazione del culto della Gens Iulia. Era sede infatti di una sodalitas, cioè di un collegio composto da 21 senatori, e da membri della famiglia imperiale regnante, per oltre due secoli. I loro nomi e le loro funzioni venivano inscritte su lastre con grande cura.