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Sabato 2 Gennaio 2021 13:01

Carolina Rey, due chiacchiere passeggiando per Vigna Clara

Classe 1991, Carolina Rey è una conduttrice, attrice e cantante romana. Artista di talento, Carolina è reduce da un anno di grande successo che l’ha vista partecipare come concorrente alla decima edizione del programma “Tale e quale show”, condotto da Carlo Conti su Rai1. La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia da giovanissima, avendo […]

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Classe 1991, Carolina Rey è una conduttrice, attrice e cantante romana.
Artista di talento
, Carolina è reduce da un anno di grande successo che l’ha vista partecipare come concorrente alla decima edizione del programma “Tale e quale show”, condotto da Carlo Conti su Rai1.

La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia da giovanissima, avendo ereditato dalla mamma, cantante lirica, la passione per l’arte che sviluppa da subito quando, a soli 10 anni, partecipa al programma televisivo “Piccole canaglie” su Canale5, ed inizia contemporaneamente lo studio della musica e del pianoforte entrando a far parte del Coro delle voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Dopo essere stata il volto di punta di Rai Gulp ed aver preso parte, nel 2017, all’edizione estiva de “La Vita in diretta”, Carolina Rey ottiene una nomination ai Nastri D’argento per la colonna sonora del film “Sconnessi”, da lei scritta ed interpretata, e porta a termine l’impresa più bella ed importante della sua vita: suo figlio Filippo, nato dalla relazione con il produttore cinematografico Roberto Cipullo, a cui è sentimentalmente legata dal 2015, conosciuto a una cena tra amici a Vigna Clara.

Carolina è cresciuta tra Via Cortina d’Ampezzo e Vigna Clara e nonostante i molteplici impegni lavorativi, tra cui anche la partecipazione al film “
Compromessi sposi
” nel 2019, al fianco di Vincenzo Salemme e Diego Abatantuono, trova sempre il tempo per distrarsi passeggiando nel quartiere con il figlio Filippo.

Non credo di avere un segreto! Cerco solo di organizzarmi, anche se talvolta non perfettamente, per conciliare tutto. Come la maggior parte delle mamme che lavorano provo a far sì che tutte le cose che amo, sia nella mia vita personale che professionale, funzionino, senza rinunciare, per quanto possibile, alle mie passioni e al mio lavoro ma, soprattutto, senza togliere nulla a mio figlio.

Il segreto, se proprio volessimo trovarne uno, è questo: organizzarsi con amore. Ah, devo sottolineare anche la grande mano che ricevo da parte della famiglia.

Sicuramente ha influito moltissimo. Io sono cresciuta nei backstage dei più grandi teatri d’Italia, per cui ho sempre respirato “l’aria” del palco ed ho sempre pensato che quello sarebbe stato il mio posto. Fin da ragazzina ho sognato di salirci sopra e di viverlo.

Da piccola ero la mascotte del coro di cui mia madre faceva parte e spesso mi è capitato di accompagnarla in tournée; non ero sicura che sarebbe diventata una professione, ma ero sicura che avrebbe fatto parte della mia vita.

Da ragazzina ero stonatissima, “stonata come una campana”! Ho lavorato molto al fine di migliorarmi, per cercare in qualche modo di rendere fiera mia madre. Ho seguito le sue orme, partendo però dal mio istinto e dalla mia necessità di stare su un palco. Sinceramente non saprei e non vorrei fare altro.

Beh, penso che mia mamma sia fiera di me.  Le ho dimostrato che quello che amavo fare si è concretizzato e trasformato, come desideravo, in una professione. Essendo anche lei artista, era la prima ad avere delle perplessità e ad avere la consapevolezza che sarebbe stato un percorso difficile, per cui molte volte mi ha sconsigliato di proseguire spingendomi a cercare altrove la mia strada. Con il tempo, però, mi ha dato ragione.

“Tale e quale show” è il sogno che si è realizzato. È la dimostrazione che i sogni, se li insegui con tenacia, si possono realizzare, chiaramente anche con una componente di fortuna che non guasta mai.

È stata un’esperienza meravigliosa e allo stesso tempo molto faticosa; mi ha fatto crescere come artista, anche perché era dai tempi dell’Accademia che non studiavo. Avere, quindi, la possibilità di lavorare imparando credo sia una grande opportunità ed un regalo che mi ha fatto la vita. Inoltre, mi ha lasciato delle bellissime amicizie.

In definitiva, devo dire che è stata una delle esperienze più belle che ho vissuto da quando ho iniziato a lavorare.

Tante cose! Sono una persona ambiziosa quindi, più vado avanti, più si alza l’asticella. Fortunatamente qualche desiderio l’ho già realizzato. Sognavo di avere un figlio meraviglioso e l’ho avuto. Volevo partecipare ad uno dei miei programmi preferiti e ci sono riuscita. Ma di sogni nel cassetto ne ho ancora tanti.

Questo quartiere mi piace moltissimo! Mi dà la possibilità di vivere tutte le comodità di una grande città ma, allo stesso tempo, mi trasmette anche la sensazione “umana” del piccolo paese. Soprattutto da quando c’è stato il lockdown, l’ho vissuto di più e ho riscoperto la bellezza di fare una piacevole passeggiata, di raggiungere a piedi, da casa, un negozio o un bar.

Ho scoperto un quartiere alla mia portata, molto più vicino a me. Cosa farei per miglioralo? Sinceramente non saprei. Per il momento mi va bene così. Forse servirebbero più parcheggi, ma non credo sia attuabile. In realtà servirebbero in tutta Roma, ma questa è un’operazione molto ampia e complessa.

Andare a piedi a comprare la pizza bianca da Ricci per mio figlio Filippo. Ormai è diventata una piacevole abitudine. Anche raggiungere Piazza Carli per fargli fare un giro sulle altalene

Assolutamente sì. Sono in atto le nuove restrizioni anti-Covid che ci impongono una vita più tranquilla in questi giorni, per il bene di tutti. È stato un Natale più raccolto, ma forse anche più consapevole. Mi sono mancate molto le tavolate con i parenti e le tombolate infinite… Ma sto approfittando per passare del tempo con la mia famiglia e sì, per passeggiare nel mio quartiere!

Caterina Somma

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