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Domenica 17 Gennaio 2021 14:01

Il riassunto di Roma, 17 gennaio

In breve, le notizie più importanti della settimana nella Capitale

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Lunedì 18 gennaio le scuole superiori riaprono in presenza per almeno il 50%, mentre le restanti lezioni avverranno con la didattica online. Due fasce orarie di ingresso: alle 8 (per il 60% degli studenti) e alle 10.

L’indice Rt del Lazio per il coronavirus è superiore a 1: dunque da oggi, 17 gennaio, anche Roma è in zona arancione. Ciò significa che non si può uscire dai confini del Comune (e ovviamente della Regione) se non per ragioni di lavoro, salute o necessità (con l’autocertificazione). Sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. Chiudono bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, pub. Per i bar senza cucina e i locali specializzati che vendono alcol l’asporto è consentito fino alle 18, per li altri fino alle 22. Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.

Sabato 16 gennaio i casi di coronavirus accertati a Roma città erano quota 600. Nella Asl Roma 1, 236 casi; nella Asl Roma 2, 237 casi; nella Asl Roma 3, 155 casi.

Sono tornati attivi (il 16 gennaio)  i varchi della Ztl, la Zona a traffico limitato in vigore nel centro storico, nel Tridente, a Trastevere, a Testaccio e a San Lorenzo. La misura è contestata dalle associazione dei commercianti ma sostenuta da quelle dei residenti. La giunta ha annunciato che se il Lazio dovesse entrare in zona rossa (dal 17 gennaio è arancione), la misura verrà sospesa.

Il Settimo Municipio, quello più popoloso di Roma, accoglierà i circa 15.000 abitanti di Torre Spaccata, che faceva parte del Sesto. Lo ha deciso il Consiglio comunale il 14 gennaio, accogliendo una petizione firmata da 1.500 cittadini

Il decimo Municipio (Ostia), con una determina dirigenziale, ha rimandato di un anno l’annunciata messa a bando di 35 licenze di stabilimenti balneari secondo la normativa europea. La ragione, scrivono i giornali, è che il Comune non sarebbe in grado, visti i tempi brevi, per procedere alle assegnazioni entro l’estate, col rischio di dover assumere la gestione diretta delle spiagge.

Il bilancio di Roma Capitale redatto dalla giunta prevede un taglio di 190 milioni di euro sul 2021: una scelta contestata da sindacati e cooperative sociali, che chiedono alla sindaca Virginia Raggi di fare marcia indietro. Sono però aumentati, a causa del Covid, gli stanziamenti del 2020: dai previsti 725 si è passati a 872 milioni di euro. L’assessora alle Politiche sociali Veronica Mammì ha però annunciato lo stanziamento di fondi extra (oltre 4 milioni) per la lotta alla violenza contro le donne.

Dodici dirigenti dell’Atac risultano indagati (per cooperazione colposa in incendio e alla sicurezza dei trasporti) nell’inchiesta della Procura di Roma sulla serie di roghi che ha colpito bus in servizio nella Capitale. I magistrati hanno emesso l’avviso di chiusura indagini. Il prossimo passo è l’udienza preliminare e, nel caso, il rinvio a giudizio degli imputati, che deve essere deciso dal Gup.

Il 12 gennaio la Corte di Cassazione ha confermato la tesi dell’associazione per mafia nei confronti del cosiddetto Clan Spada di Ostia. Due persone sono state condannate all’ergastolo per l’omicidio di due esponenti di una banda rivale, una dozzina di altre a pene minori per altri reati. La sentenza ha confermato in sostanza l’impianto accusatorio della Direzione distrettuale antimafia, in un’operazione che nel 2018 aveva portato all’arresto di oltre 30 persone.

Il consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza, il 12 gennaio, la proposta di istituire un tavolo di confronto per dare più poteri e più risorse al Campidoglio, dopo che il Parlamento aveva dato via libera a un’analoga mozione (non vincolante) nei giorni scorsi. La prima riunione avverrà mercoledì 20 gennaio.

Nell’anno trascorso sono arrivate al centralino del Comune di Roma (060606) quasi 2 milioni e 900mila chiamate (+8,5% sul 2019). Ai primi posti le segnalazioni per i rifiuti (circa un quarto del totale) e trasporti

La procura di Roma ha chiuso l’inchiesta su un presunto giro di tangenti pagate per avere informazioni riservate sulle rotazioni dei posti vendita ambulanti. Risultano indagate 22 persone, tra commercianti, funzionari pubblici e sindacalisti. I reati vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio, passando per estorsione e tentata truffa.L’inchiesta era partita con l’arresto, nel settembre scorso, di Dino e Mario Tredicine, esponenti di una nota famiglia romana di commercianti ambulanti, e del funzionario comunale Alberto Bellucci.  Il prossimo passo è l’udienza preliminare e, nel caso, il rinvio a giudizio degli imputati, che deve essere deciso dal Gup.

 

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