Nel 2015 il sindaco Ignazio Marino annunciava la stipula dell’accordo con Rete Ferroviaria Italiana per la riattivazione entro il giugno 2016 della tratta esistente Valle Aurelia-Vigna Clara dell’anello ferroviario, utilizzata per soli 5 giorni durante i mondiali di calcio del 1990. 

A causa di una serie di ricorsi la tratta è stata completata senza però poter essere inaugurata, ma il lavoro è andato avanti. 

A novembre del 2018, infatti, l’assessora ai trasporti Linda Meleo ha reso nota l’istituzione di una cabina di regia con il gruppo FS italiane: l’obiettivo era quello di promuovere la cura del ferro, coordinando al meglio gli interventi in corso di Vigna Clara e Pigneto FS.

Dopo tanti annunci i risultati, piuttosto scarsi, sono sotto gli occhi di tutti, sebbene la chiusura dell’anello ferroviario sia estremamente strategica per la città. 

Con il recente decreto semplificazioni, il governo Conte ha identificato 36 opere infrastrutturali la cui realizzazione è giudicata di prioritaria importanza nazionale: tra di esse il completamento della Cintura nord, dal costo stimato di circa 547 milioni di euro, e per cui sarà nominato un apposito commissario. 

Tuttavia l’opera potrebbe essere messo in discussione a causa del mutato scenario politico.

Con Movete Roma desideriamo che il futuro sindaco faccia sentire la propria voce sull’importanza di un’infrastruttura sia locale che nazionale. 

Da una parte si avrebbe l’ottimizzazione generale del traffico ferroviario, dall’altra Roma potrebbe ottenere enormi benefici dal potenziamento della FL1, della FL3 e della futura circle line ottenuta dalla chiusura dell’anello: candidati sindaci, presidente di Regione, presidente del Consiglio Movete Roma!