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Lunedì 18 Gennaio 2021 13:01

Lazio in zona arancione. Cosa si può fare e le limitazioni

Firmato il nuovo Dpcm che dal 16 gennaio stabilisce le ulteriori misure restrittive anti-Covid. Il provvedimento, ufficialmente approvato e firmato, 
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Firmato il nuovo Dpcm che dal 16 gennaio stabilisce le ulteriori misure restrittive anti-Covid. Il provvedimento, ufficialmente approvato e firmato, affianca il Decreto-Legge 14 gennaio che ha prorogato lo stato d’emergenza al 30 aprile, il divieto degli spostamenti fuori Regione e introdotto la zona bianca. Le nuove misure del Dpcm resteranno in vigore fino 5 marzo, stando a quanto si legge sulla bozza del testo, ma il divieto di spostarsi tra Regioni (anche le gialle) vale fino al 15 febbraio. Il Lazio è in zona arancione e questo comporta nuove limitazioni tra cui sono vietati gli spostamenti fuori Comune, bar e ristoranti aperti solo per asporto e consegna domicilio. Proveremo a fornire informazioni su cosa cambia ma per qualsiasi dubbio occorre fare riferimento al testo integrale ufficiale del nuovo Dpcm 14 gennaio.

Il nuovo Dpcm conferma:
• obbligo di mascherina all’aperto e nei luoghi pubblici al chiuso, con raccomandazione a usarla in casa in presenza di persone non conviventi;
• distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;
• coprifuoco dalle 22 alle 5 con spostamenti vietati in questo arco temporale fatta eccezione per motivi di lavoro, necessità, salute;
• fare visite a casa è consentito ma una sola volta al giorno e verso una sola abitazione privata tra le 5 e le 22 nei limiti di due persone oltre a quelle già ivi conviventi, oltre a minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti;
• restano sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento;
• è consentito svolgere l’attività sportiva o motoria all’aperto anche presso aree attrezzate, così come presso circoli sportivi pubblici e privati all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e divieto di assembramento.
• palestre, piscine, centri notatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per le attività riabilitative o terapeutiche), centri sociali, culturali e ricreativi restano chiusi.
• restano chiuse sale giochi, sale bingo, casinò, discoteche, teatri, sale da concerto, cinema. Non è consentito organizzare spettacoli aperti al pubblico neppure in spazi all’aperto.
• i mezzi pubblici viaggiano con una capienza non superiore al 50%.
• vietate le feste nei luoghi chiusi e all’aperto, compresi i festeggiamenti per matrimoni e altre cerimonie civili e religiose.

SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Il Dpcm 14 gennaio ribadisce quanto stabilito col DL 14 gennaio 2021: dal 16 gennaio al 15 febbraio è vietato spostarsi in altre Regioni tranne che per esigenze lavorative, di necessità o salute. È sempre consentito rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

VIETATO ASPORTO BAR DOPO LE 18
Per bar ed enoteche (codici Ateco 56.3 e 47.25) scatta il divieto di vendita da asporto di bevande e alcolici dopo le 18. La misura non interessa i ristoranti e il cibo.
Il Dpcm ribadisce che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. La misura si è ritenuta necessaria per porre fine ai numerosi casi di assembramento “causa aperitivo” nei dintorni dei locali e per le strade.

IMPIANTI SCI AL VIA DAL 15 FEBBRAIO
Sono chiusi gli impianti sciistici, fruibili solo da parte di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dal CIP o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci.
A partire dal 15 febbraio 2021 gli impianti potranno riaprire agli sciatori amatoriali, “ma solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in generale, assembramenti”.

PISCINE, PALESTRE, CINEMA E TEATRI
Nel nuovo Dpcm non ci sono speranze per la riapertura di altre attività: restano chiusi palestre, piscine, cinema e teatri almeno fino al 5 marzo.
A tal proposito il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha detto che il nuovo decreto Ristori ha la massima priorità e che la crisi “non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi”, ma serve prima un nuovo scostamento di bilancio. Nel corso del vertice con le Regioni Boccia ha sottolineato che si sta ragionando su ristori specifici, come quello per il settore dello sci, e che sono previsti cospicui aiuti per bar, ristoranti e tutte le attività penalizzate dalle chiusure.

SCUOLE SUPERIORI IN PRESENZA AL 50%
Da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado tornano alla didattica in presenza dal 50 al 75%. Scuole dell’infanzia, elementari e medie proseguono con la didattica al 100% in aula.
Restano sospesi viaggi d’istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche.
Le Università predispongono in base all’andamento dell’epidemia piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari da svolgersi in presenza o a distanza.

CONCORSI PUBBLICI E PRIVATI
Sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte dei concorsi pubblici e privati e di quelli per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, fatta eccezione per quelli del SSN, medico chirurgo e protezione civile). Dal 15 febbraio sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle Pubbliche Amministrazioni se prevista la partecipazione di non più di 30 candidati per ogni sessione o sede di prova.

RIPARTONO LE CROCIERE
Il testo del Dpcm in vigore dal 16 gennaio riporta che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

VISITE A CASA DI AMICI E PARENTI
In tutte le zone, anche nella rossa, dal 16 gennaio è consentito andare a casa di amici e parenti in massimo 2 persone (oltre a minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti che vivono con loro). Lo spostamento verso una sola abitazione privata, si legge nella bozza, è consentito all’interno del proprio Comune, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone non conviventi. Chi vive nei Comuni con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, ma non verso i capoluoghi di provincia.

SECONDE CASE
Se si può andare o meno nelle seconde case di proprietà è ancora oggi oggetto di interpretazione e ogni pronunciamento risulta ambiguo e controverso. In base al nuovo dpcm del 14 gennaio, in vigore da ieri, secondo alcune interpretazioni non ci sarebbe una limitazione alla casa di residenza o domicilio da raggiungere. Ma occorrerà attendere le Faq del governo, che non sono ancora disponibili, per avere i chiarimenti necessaari, ma cresce la mozione possibilista.

PER CHI ARRIVA DALL’ESTERO
La bozza del Dpcm indica che dal 16 gennaio continueranno a valere le regole già in vigore per chi arriva in Italia da Gran Bretagna e Irlanda del Nord: concesso l’ingresso a chi ha la residenza in Italia o per motivi di estrema necessità. All’arrivo è obbligatorio presentare esito negativo di doppio tampone e rispettare fino a 10 giorni di isolamento fiduciario.



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