Martedì 19 Gennaio 2021 18:01
Una nuova pietra d’inciampo a Centocelle
Anche quest’anno, nella mattinata e nel pomeriggio di martedì 19 gennaio, come ormai tradizione da circa 12 anni, sono state
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Anche quest’anno, nella mattinata e nel pomeriggio di martedì 19 gennaio, come ormai tradizione da circa 12 anni, sono state installate a Roma ben 21 pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine), la maggior parte delle quali nel centro storico, ma alcune anche in periferia.
L’individuazione e la ricostruzione delle storie personali delle persone alla cui memoria sono intitolate le pietre installate nel V Municipio, sono frutto delle lunghe e accurate ricerche condotte a cura dell’Eco Museo Casilino e della sua referente per la storia, la dott.ssa Stefania Ficacci.
Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato numerosi abitanti di Centocelle, è stata ricordata la figura di Domenico Ricci, il contributo dato dai quartieri del V Municipio alla lotta di Resistenza a Roma, le varie organizzazioni nelle quali erano inquadrati centinaia e centinaia di partigiani, molti dei quali morirono o alle Ardeatine, o perché deportati in vari campi di concentramento in Polonia e in Germania.
Alla cerimonia erano presenti anche i rappresentanti della Giunta municipale: il Presidente Boccuzzi e le due assessore Maria Teresa Brunetti e Marilena Mammarella.
Foltissima la partecipazione della locale sezione dell’ANPI Giordano Sangalli, i cui rappresentanti hanno ricordato il partigiano Clemente Scifoni, spentosi all’età di 95 anni il 14 gennaio scorso. Il partigiano Scifoni sarà ricordato anche nella seduta del Consiglio municipale del 21 gennaio prossimo.
Foltissima la partecipazione della locale sezione dell’ANPI Giordano Sangalli, i cui rappresentanti hanno ricordato il partigiano Clemente Scifoni, spentosi all’età di 95 anni il 14 gennaio scorso. Il partigiano Scifoni sarà ricordato anche nella seduta del Consiglio municipale del 21 gennaio prossimo.
Ricordiamo le pietre d’inciampo, singolare strumento di trasmissione della memoria storica (in particolare quella della Shoah e delle persecuzioni naziste nei confronti delle minoranze e degli oppositori politici), sono state inventate dall’artista tedesco Guenther Demnig a metà degli anni ’90, per ravvivare la memoria sbiadita dei tedeschi sulla seconda guerra mondiale. Le prime pietre infatti furono installate nelle principali città della Germania; subito dopo l’iniziativa si è diffusa anche in altri paesi come la Francia, l’Olanda, il Belgio e l’Italia.
Nel nostro Paese se ne è fatta promotrice l’Associazione Arte e Memoria, la quale, per quanto riguarda la Capitale d’Italia, è riuscita, finora, a far installare oltre 250 pietre, non limitandosi soltanto alla zona centrale, ma coinvolgendo anche la periferia.