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Giovedì 21 Gennaio 2021 23:01

Raddoppio Vigna Clara-Valle Aurelia, chiusura anello ferroviario: c’è il Commissario

Pronta la lista delle opere infrastrutturali italiane da commissariare con i nomi dei relativi commissari. Nella giornata di mercoledì 20 gennaio il  Governo ha presentato al Parlamento un decreto in cui sono elencate le opere che necessitano di essere commissariate. Fra queste c’è la chiusura dell’anello ferroviario romano alla cui gestione è stata chiamata Vera Fiorani, attuale Amministratore […]

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Pronta la lista delle opere infrastrutturali italiane da commissariare con i nomi dei relativi commissari. Nella giornata di mercoledì 20 gennaio il  Governo ha presentato al Parlamento un decreto in cui sono elencate le opere che necessitano di essere commissariate.

Fra queste c’è la chiusura dell’anello ferroviario romano alla cui gestione è stata chiamata Vera Fiorani, attuale Amministratore Delegato di RFI.

Il documento era atteso da sei mesi, visto che il decreto semplificazioni che prevede la riforma del codice degli appalti con l’introduzione di un meccanismo accelerato per far marciare i cantieri è in vigore dal 7 luglio 2020.

Ogni commissario avrà ampi poteri, deciderà tempi e modi di esecuzione e vigilerà sui lavori, in sintonia con le modalità e procedure adottate per la ricostruzione del Polcevera di Genova.

Sono 547 i milioni di euro stanziati per la chiusura dell’anello ferroviario il cui progetto consiste nel raddoppiare la tratta Vigna Clara – Valle Aurelia, realizzare un nuovo tracciato tra la stazione Vigna Clara e quella Val d’Ala (aldilà del Tevere) e una nuova stazione Tor di Quinto che diventerà nodo di scambio tramite l’interscambio con la Ferrovia Roma Nord, ovvero la Roma-Civita Castellana-Viterbo, e la diramazione per Roma Smistamento.

La progettazione, finanziata nel 2016 con 12 milioni di euro, dovrebbe essere già completata e a quanto allora si seppe pare che esista uno studio secondo il quale i binari potrebbero passare non più sopra ma accanto all’area industriale di via Camposampiero, zona Tor di Quinto, dove 
circa ottanta artigiani lavorano da decenni,
 azzerando il problema di doverli trasferire e superando così uno scoglio non da poco.



L’intera opera è stata anche oggetto di 
un’intesa sottoscritta tra RFI e Campidoglio
 nel luglio 2018 per la la riqualificazione delle aree ferroviarie dismesse all’interno del Nodo Ferroviario di Roma. Al primo punto della lista c’era e ancora c’è la realizzazione dell’ultimo tratto dell’anello ferroviario e la chiusura dello stesso, che viene vista 
ad ogni livello
 come l’unica soluzione per risolvere in gran parte il problema del traffico e dell’inquinamento nella capitale.

Passaggio importante di tutto il progetto è la messa in esercizio della linea Vigna Clara Ostiense oggi attesa auspicalmente, dopo
le ultime notizie
, per metà, o forse più probabile per fine 2021, appena ottenuto l’ok dell’ASNF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) il cui parere è vincolante e che verrà richiesto dopo che si sarà concluso in Regione Lazio, l’iter della VIA (Valutazione Impatto Ambientale), iter oggi altalenante anche alla luce di continui ostacoli di cui si può avere contezza, ad esempio, leggendo questa lettera (
clicca qui
) dal Ministero dell’Ambiente al MIT, alla Regione Lazio e a RFI.

Claudio Cafasso

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