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Giovedì 21 Gennaio 2021 15:01

Trasporti, il bluff di Atac: nessun autobus in più per il rientro a scuola





Mentre le linee “S” di Astral cominciano pian piano a riempirsi, nonostante lo scetticismo di chi, non conoscendole, preferisce ancora fare la fila per accedere alla metro, gli studenti mettono in dubbio il potenziamento di Atac. 

Alcune delle linee più frequentate, che prendevano per raggiungere gli istituti, sono piene come prima. 

La denuncia arriva da ogni parte di Roma. 

Al Tacito, liceo con doppia sede a Prati e a Torrevecchia,  gli studenti non notano particolari cambiamenti. 

All’Enriques, liceo di Ostia, alcuni studenti hanno preso l’assenza sul registro perché i treni della ferrovia urbana Roma-Lido erano troppo pieni. 

“Meglio non rischiare di contagiarsi”, hanno pensato, prima di far rientro a casa. 

Al Pirelli, liceo linguistico ma anche istituto a indirizzo tecnologico ed economico, gli studenti arrivano con la metro A e scendono ad Arco di Travertino. 

È la stessa preside, Flavia De Vincenzi, a riportare le parole dei ragazzi: “Capisco che il potenziamento delle metropolitane sia più complicato, ma il miglioramento non lo notano, specialmente quelli che entrano alle 8”.

I dati che Roma Mobilità sono su Twitter parlano chiaro. 

Prendendo due giorni a caso, uno prima del potenziamento per il rientro a scuola (12 gennaio) e uno dopo il potenziamento (19 gennaio), la sostanza cambia poco. 

I mezzi usciti dalle rimesse alle 9 sono, nel primo caso, 1452, più 74 vetture sub-affidate, che si aggiungono a 358  vetture di Roma Tpl. 

Nel secondo, ancora alle ore 9, sono 1455 i mezzi in giro, a cui si aggiungono le 74 vetture sub-affidate, 359 mezzi della Roma Tpl e i 149 (su 150) bus turistici “S” di Astral. 

Tuttavia, chiariscono dall’Atac, "i dati dei collegamenti scolastici, per le loro caratteristiche specifiche, essendo articolati per fascia oraria, non vengono conteggiati fra le vetture in uscita”.

Si tratta, spiegano fonti Atac, di 35 collegamenti scolastici, fatti con altrettanti bus, “che consentono di erogare oltre 60 corse in più rispetto al periodo scolastico pre-Covid. 

Complessivamente, solo per il servizio scolastico, oggi vengono svolte circa 150 corse dedicate”. 

In strada, quantifica l’azienda capitolina dei trasporti, si trovano 100 bus in più rispetto a inizio dicembre. 

Non solo: "Atac e Roma Servizi per la Mobilita confermano che a regime, una volta completate le azioni previste dal piano del Prefetto, saranno messe in strada per tutta la rete di superficie Atac circa 1500 corse in più al giorno rispetto all'inizio del dicembre scorso, quando sono iniziati i sub-affidamenti ai privati. 

Nelle prime due settimane del dicembre 2020, quando uscivano in media 1.420 vetture. 

Progressivamente, con l'attuazione dei subaffidamenti, l'uscita è arrivata ad oggi a circa 1.520 vetture, compresi i 74 mezzi subaffidati, ai quali si devono aggiungere altri 35 collegamenti per le scolastiche”.

Ma allora perché, se i numeri ci sono, gli studenti non notano ancora particolari cambiamenti? Al netto del fatto che sono oltre 160 le scuole superiori a Roma, “il problema è a livello di comunicazione — spiega Carlo Andrea Tortorelli, ingegnere dei trasporti. 

Gli studenti non sanno che, per esempio, un bus Flixbus è una corsa scolastica. 

I ragazzi continuano a cercare i canonici autobus. Atac dovrebbe comunicare un po’ meglio”. 

Magari con più personale dedicato. Le linee “S” di Astral, intanto, cominciano a ingranare. Forse proprio perché lì, a ogni capolinea, gli steward ci sono. 

Le 14 corse (servite da 150 bus turistici, ieri 149) partono da vari capolinea, da Saxa Ruba a Cornelia, e arrivano tutte a Termini, eccetto una che si ferma a San Giovanni. 

La più gettonata, al momento, è quella che parte da Ponte Mammolo e in 25 minuti arriva in Centro. 

L’idea è quella di alleggerire la rete Atac di 4milioni di passeggeri fino a giugno. 

“Ma anche se cominciano a ‘carburare’, le linee S ancora non viaggiano strapiene (sempre a un massimo del 50% della capienza, come da disposizioni del Governo, ndr) 

Ieri ad Anagnina c’è chi ha preferito fare decine di minuti di coda per accedere alla metro piuttosto che prendere il bus”. L’idea delle code e del traffico, insomma, spaventano. 

“Anche se i tempi medi dalla periferia a Termini sono di 25 minuti”, aggiungono.

da Repubblica




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