Servizi > Feed-O-Matic > 92918 🔗

Martedì 26 Gennaio 2021 08:01

Lettori e accoliti, ministeri laicali



Il motu proprio Spiritus Domini di Papa Francesco ha modificato la normativa che riservava l’accesso ai ministeri del lettorato e dell’accolitato agli uomini. Di cosa si tratta? Lo spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato: «Sono due ministeri che nella tradizione della Chiesa erano stati pensati in vista del percorso di formazione al sacerdozio e, […]

L'articolo
Lettori e accoliti, ministeri laicali
proviene da
RomaSette
.

leggi la notizia su RomaSette





Il motu proprio Spiritus Domini di Papa Francesco ha modificato la normativa che riservava l’accesso ai ministeri del lettorato e dell’accolitato agli uomini. Di cosa si tratta? Lo spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato: «Sono due ministeri che nella tradizione della Chiesa erano stati pensati in vista del percorso di formazione al sacerdozio e, dopo il Concilio, erano stati conferiti anche ad altri fedeli idonei di sesso maschile. Questa disposizione era contenuta nel motu proprio Ministeria quaedam di san Paolo VI dell’agosto 1972. Papa Francesco accoglie ora uno sviluppo dottrinale perché i ministeri hanno fondamento nel Battesimo e di per sé sono distinti dal sacerdozio che si riceve con il sacramento dell’Ordine. Quindi possono essere affidati a tutti i fedeli, uomini e donne».

Ma cosa intende il Santo Padre quando parla di ministeri laicali?
Sono un incarico che la Chiesa conferisce perché sia espresso il dono dello Spirito Santo a favore dell’annuncio del Vangelo. È questo l’obiettivo di tali ministeri, non possiamo ridurli a un servizio che si compie all’interno delle mura dell’edificio chiesa, perché l’annuncio del Vangelo avviene soprattutto ad extra. Anzi, il Papa ci raccomanda di riscoprire la dimensione della Chiesa in uscita e non avrebbe senso concentrare un ministero solo all’interno dell’edificio durante i riti liturgici. Il Papa, nella lettera al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, lo spiega molto bene quando dice che questi ministeri, che si innestano nel battesimo e nella confermazione, aiuteranno la Chiesa a riscoprire il senso della comunione che la caratterizza, e ad avviare un rinnovato impegno nella catechesi e nella celebrazione della fede. Quindi l’obiettivo è comprendere la missione della Chiesa in uscita esercitando per il lettorato il ministero dell’annuncio della parola, che non avviene solo nel contesto liturgico, e per l’accolitato, il servizio all’eucarestia, che non è solo favorire una bella celebrazione ma anche aiutare i fedeli a scoprire che la cena del Signore è alimento della vita cristiana.

E sul piano pratico come si traduce tutto questo?
Nel fatto che i lettori istituiti sono catechisti, evangelizzatori; e gli accoliti istituiti, uomini e donne, sono testimoni del valore dell’Eucarestia per la vita di fede di ogni giorno: animano l’adorazione eucaristica, organizzano la formazione per i ministri straordinari della comunione, sono quelli che guideranno il gruppo ministranti, distribuiranno la comunione ai malati, aiuteranno gli adulti e le giovani coppie che si preparano al matrimonio a riscoprire una partecipazione all’esperienza celebrativa. Non dimentichiamo che molti concludono l’esperienza ecclesiale dopo la prima comunione e ci tornano quando devono sposarsi e le categorie della fede apprese da bambino non li aiutano più, c’è bisogno di una nuova iniziazione all’esperienza liturgica, di una riscoperta della Parola e dell’Eucarestia. Questo è il servizio, altrimenti tutto si ridurrebbe a portare le ampolline all’altare, sarebbe banale. La sostanza è un’autentica catechesi eucaristica.

Papa Francesco scrive, e lei lo ricordava, che «determinati ministeri » sono «essenzialmente distinti dal ministero ordinato che si riceve con il Sacramento dell’Ordine». Come si colloca il motu proprio di fronte a chi teorizza il sacerdozio femminile?
Se riscopriamo la dignità del battesimo, al di sopra non c’è nessun ministero. Ogni ministero della Chiesa si colloca nell’ottica battesimale. Non esiste una dignità maggiore di quella di figli e il battesimo ci fa figli. Se desideriamo qualcosa che sia più dell’essere figli, vuol dire che non abbiamo capito il battesimo. Oppure ci interessa altro, abbiamo associato il servizio liturgico a una forma di potere. Il Papa lo ribadisce più volte: la dignità battesimale è la fonte da cui scaturisce ogni ministero. Se si pensa di trovare un grimaldello con cui far saltare l’impianto teologico del sacramento dell’ordine è perché non si comprende la dignità del battesimo o si confonde il sacerdozio con un potere.

La diocesi di Roma come si prepara a mettere in atto la Spiritus Domini?
Aspettiamo che la Cei dia le opportune indicazioni. Ci sarà sicuramente anche per le donne un percorso formativo, che attualmente a Roma è triennale.

26 gennaio 2021

L'articolo
Lettori e accoliti, ministeri laicali
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI