Mercoledì 27 Gennaio 2021 12:01
Il Giorno della Memoria, per «vincere il buio dell’indifferenza»
La presidente del Senato Casellati: «Il genocidio, male universale che non potrà mai essere dimenticato». Il premier Conte: «L'unico vaccino è la conoscenza»
L'articolo
Il Giorno della Memoria, per «vincere il buio dell’indifferenza»
proviene da RomaSette
.leggi la notizia su RomaSette
Dalla seconda carica dello Stato, «a nome mio personale e di tutto il Senato», un «sincero pensiero di vicinanza e di amicizia alla comunità ebraica italiana e internazionale. 76 anni fa l’apertura dei cancelli di Auschwitz ha svelato al mondo l’orrore dello sterminio ebraico», ha proseguito Casellati, sottolineando che «conoscere la storia non basta. È necessario comprenderla, capirla, sentirla nella sua terrificante realtà. Solo così – ha ammonito – il ricordo di ciò che è stato diventa ispirazione per vincere l’indifferenza, per non voltarsi mai dall’altra parte, per battersi sempre e comunque in difesa del bene supremo della vita e della dignità umana».
Dalla Shoah, ha osservato ancora la presidente del Senato, deriva un lascito fatto di «libertà, democrazia, uguaglianza». Un’eredità che «va coltivata ogni giorno, lottando contro le tante insidie esistenti, costruendo solidi antidoti contro i germi della discriminazione, della violenza, della sopraffazione. Ciascuno di noi può fare molto perché il ricordo diventi la nostra coscienza collettiva e perché quella coscienza ci renda sempre vigili interpreti dell’oggi.
Questo – ha concluso – è il compito che la Giornata della Memoria ci affida e sono certa che specialmente i giovani sapranno essere i nostri migliori testimoni di pace».
Questo – ha concluso – è il compito che la Giornata della Memoria ci affida e sono certa che specialmente i giovani sapranno essere i nostri migliori testimoni di pace».
Duplice l’invito che arriva, nel Giorno della Memoria, anche dal premier Giuseppe Conte. «Per impedire che una tragedia come quella dell’Olocausto si ripeta non basta ricordare: occorre anche capire. Un modo importante per farlo è quello di prestare attenzione alla viva voce dei testimoni e di chi è stato coinvolto negli avvenimenti». Il 27 gennaio, ricorda il presidente del Consiglio nel suo messaggio, «viene celebrata la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, paradigma di tutti i campi di sterminio della Germania e dell’Europa dell’Est, costruito da uomini comuni, “normali”, per distruggere definitivamente il popolo ebraico, per cancellare ogni traccia della sua presenza nel mondo».
Nell’analisi di Conte, «oggi, più che mai, è importante ricordare la profonda ferita inferta alla comunità ebraica in quella tragica pagina della nostra storia e i pericoli che si nascondono dietro al fenomeno del razzismo e dell’antisemitismo che prolifera nella cultura del complottismo, cultura che riemerge con forza nei periodi di crisi». Come avviene in questa «fase storica molto complessa», riflette il premier, evidenziando che «sfruttando la crisi pandemica, le teorie complottiste, in cui anche gli ebrei sono spesso considerati capri espiatori, si sono rinvigorite e, attraverso l’utilizzo dei social, si sono diffuse in maniera pericolosamente rapida e capillare».
Contro questi fenomeni, è la tesi del premier, «l’unico vaccino che abbiamo è quello di promuovere la conoscenza dei fatti storici, di mantenere viva la luce della Memoria della Shoah perché, come ha detto George Santayana, “Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo”. E con le parole di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre». Per questo, «la Giornata della Memoria non serve solo a commemorare quei milioni di esseri umani brutalmente uccisi senza nessuna pietà ormai quasi 80 anni fa. Serve a ricordare che ogni giorno esistono piccole, innumerevoli discriminazioni verso chi ci sembra dissimile da noi, discriminazioni che troppo spesso, purtroppo, passano inosservate nell’indifferenza».
Conte rivolge quindi il suo pensiero alla comunità ebraica ma sottolinea anche l’importanza che venga rinnovato l’«impegno delle istituzioni perché la Memoria resti viva nella coscienza personale e collettiva di tutti gli italiani e si continui a combattere i germi dell’antisemitismo, come ogni altra di forma di razzismo».
27 gennaio 2021
L'articolo
Il Giorno della Memoria, per «vincere il buio dell’indifferenza»
proviene da RomaSette
.