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Mercoledì 27 Gennaio 2021 17:01

Rossi (UNPISI): massima attenzione nella raccolta funghi, soprattutto in tempi di pandemia

La raccolta dei funghi è una tradizione radicata nella cultura locale presente in molte valli e boschi dalla Valle d’Aosta 
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La raccolta dei funghi è una tradizione radicata nella cultura locale presente in molte valli e boschi dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Una risorsa importante per un paese come l’Italia che può contare su oltre 11 milioni di ettari boschivi, pari a circa il 40% della superficie totale. E’ necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che – precisa Giovanni Rossi – vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui siamo sicuri, non fidandoci assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, in quanto è noto a tutti il pericolo di incorrere in una intossicazione da funghi selvatici.

Poiché le intossicazioni dovute al consumo dei funghi rappresentano un rilevante problema di Sanità Pubblica, UNPISI – Associazione Professionale dei Tecnici della Prevenzione al fianco della categoria dal 1964 – ha organizzato per il prossimo 05 marzo 2021 dalle ore 14 alle 1830 un evento gratuito riservato agli associati, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sugli aspetti legati alla sicurezza alimentare e alla prevenzione.

La legge n. 352/1993 e s.m.i., ha reso obbligatoria l’istituzione degli Ispettorati Micologici nelle Aziende Sanitarie, a cui afferiscono gli Ispettori Micologi, professionisti sanitari muniti dell’attestato rilasciato dalle Regioni e dalle Provincie Autonome ed iscritti nei registri regionali e nazionali, ai sensi del DM 29 novembre 1996, n. 686.

Nel sottolineare quanto sia delicato il ruolo del micologo, Rossi evidenzia “l’elevata responsabilità e professionalità nell’esercizio del riconoscimento e classificazione dei funghi prima della vendita al dettaglio; della vigilanza nel commercio, nonché del supporto tecnico offerto ai medici delle strutture ospedaliere nei casi di avvelenamento da funghi”, soprattutto in tempi di pandemia, in cui le persone intossicate o ritenute tali si espongono all’ulteriore rischio di sostare nei reparti di emergenza delle strutture pubbliche e private accreditate.

L’evento formativo, promosso dal Comitato Scientifico dell’UNPISI, in collaborazione con l’Ente formativo Emovere, si terrà da remoto in modalità e-learning sincrona, previo rilascio dell’attestato finale di partecipazione.  Al link http://www.unpisi.it/news/news/83191?set_state=default è possibile consultare la scheda informativa e le modalità di registrazione.

Il programma prevede una faculty di esperti giuridici e micologi di fama nazionale, che si confronteranno sulle intossicazioni fungine, sulle nuove sindrome emergenti e la relativa gestione clinica degli avvelenamenti. Si parlerà di sicurezza alimentare e della funzione degli ispettorati micologici dell’AUSL nel quale operano gli Ispettori Micologi che svolgono gratuitamente la certificazione micologica al pubblico. Dopo circa 20 anni dall’istituzione di questa preziosa figura, il convegno sarà l’occasione per fare il punto della situazione, delineandone le prospettive future.

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