Culture > Poems > 22837 ๐Ÿ”—

Indolenza romana

Aldo Fabrizi

L’autentico romano è questo qui:
risparmia er fiato ar massimo che po’,
dondola la capoccia pe’ di’ “No!”
e abbassa l’occhi si ha da di’ de sì.

Pe’ risponne ar telefono fa: “Si…”
Si ha da chiama’ quarcuno, strilla: “Aò!”
E quanno co’ le mano forma un “O”
vordì du’ occhi o un bucio da ingrandì.

Invece si le mano, in quella posa,
pe’ due tre vorte l’arza e le riabbassa,
vò intenne che s’è rotto quarche cosa.

Insomma li romani, bontà loro,
so’ così igri ch’a ‘gni nòva tassa
dicheno solamente “tacciloro!”

This site uses technical cookies, including from third parties, to improve the services offered and optimize the user experience. Please read the privacy policy. By closing this banner you accept the privacy conditions and consent to the use of cookies.
CLOSE