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La piggion de casa

Gioacchino Belli

Nun pòi sbajà ssi vòi. Qua ssu la dritta,
Ner comincio der Vicolo der Branca,
Doppo tre o quattro porte a manimanca
Te viè in faccia una pietra tutta scritta.

Svorta er collo tra l'oste e l'artebbianca
E ppropio attacc'a quella casa sfitta
Lì a ppianterreno ciabbita er zor Titta
Er barbiere a l'inzeggna de la cianca.

L'hai capito mo adesso indove arresta?
Be', domatina tu vacce a quest'ora,
Ché l'ora lui de non trovallo è questa.

Dì: "C'è er zor Titta?" - "No". - Tu dije allora:
"Dice zia che a ppagà viè st'antra festa
Ché glieri lei lo rifaceva fora".

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