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La scerta

Gioacchino Belli

Sta accusì. La padrona cor padrone,
Volenno marità la padroncina
Je portonno davanti una matina,
Pe sceje, du' bravissime perzone.

Un de li dua aveva una ventina
D'anni, e du' spalle peggio de Sanzone;
E l'antro lo diceveno un riccone
Ma aveva un po' la testa cennerina.

Subbito er giuvinotto de quer paro
Se fece avanti a dì: "Sora Lucia,
Chi volete de noi? parlate chiaro".

"Pe dilla, me piacete voi e lui",
Rispose la zitella; "e ppijerìa
Er cicio vostro e li quadrini sui".

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