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Mercoledì 7 Aprile 2021 18:04

Ci ha lasciato Dante Della Terza, Italianista ‘dei due mondi’

“Sono stato appena informato dalla figlia Grazia che ieri, 6 aprile 2021, in una clinica di Cambridge, proprio nei pressi 
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“Sono stato appena informato dalla figlia Grazia che ieri, 6 aprile 2021, in una clinica di Cambridge, proprio nei pressi di quella Harvard che lo ha visto insegnare e dirigere per molti anni il Dipartimento di Romance Languages & Literatures, è mancato
Dante Della Terza
. Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 5 maggio”. Così il prof. Rino Caputo, già preside della Facoltà di Lettere di Roma Tor Vergata, e che a Della Terza è stato molto vicino nei suoi anni romani di attivo pensionato.



“Nato nel 1924 in Irpinia, di cui ha sempre fieramente conservato le radici contadine e operaie della sua Famiglia, Della Terza – prosegue Caputo – si formò come allievo di Luigi Russo nella Scuola Normale di Pisa, insieme ai suoi compagni di liceo, Antonio la Penna e Antonio Maccanico, e con l’amico fraterno Luigi Blasucci e altri illustri studiosi di varie discipline.

Singolare il tirocinio post lauream tra Parigi, dove incontrò sua moglie Mollie, borsista di lingue di Seattle, che lo portò poi con sé in Nordamerica, e Zurigo (giovane interlocutore, tra gli altri, di Bertolt Brecht).

Studioso davvero ‘generalista’ della Letteratura Italiana, da Dante a Pirandello, passando per Il Rinascimento (Tasso, in particolare) e i secoli successivi.

Italianista ‘dei due mondi’, come egli stesso amava definirsi, ha insegnato nella neonata Università calabrese di Arcavacata, per poi concludere la carriera sulla cattedra napoletana che fu di Francesco De Sanctis.

Benché ‘spatriato’ pur brillantemente negli USA – conclude Rino Caputo – non ha mai voluto perdere il legame con l’Italia, di cui, anche da intellettuale seguace della grande corrente meridionalista, ha sempre avvertito la necessità”.


Forma e memoria. Saggi e ricerche sulla tradizione letteraria da Dante a Vico, Roma 1979; 
Da Vienna a Baltimora. La diaspora degli intellettuali europei negli Stati Uniti d’America, Roma 1987
; Tradizione ed esegesi. Semantica dell’innovazione da Agostino a De Sanctis, Padova 1987; Letteratura e critica tra Otto e Novecento: itinerari di ricezione, Cosenza 1989; Pasolini in periferia, Cosenza 1992; Strutture poetiche, esperienze letterarie. Percorsi culturali da Dante ai contemporanei, Napoli 1995; Tradizione e cultura letteraria nello «Zibaldone». Classici italiani, memorie di testi stranieri, Firenze 2001; Saggi su Giacomo Leopardi, Roma 2005.

 

Dante Della Terza è stato il presidente della Giuria del “Premio Ischitella-Pietro Giannone” fin dalla fondazione nel 2004 e poi per lunghi anni, contribuendo alla sua affermazione. Amava soggiornare, in occasione delle premiazioni, nella cittadina garganica e avere un confronto ravvicinato con gli altri membri della giuria e con i poeti premiati, partecipando attivamente sia al lavoro della Giuria che al confronto con i poeti in dialetto delle varie regioni d’Italia (stilando le motivazioni sulle sillogi vincitrici). Come tutti i grandi sapeva fare squadra, svolgendo un’apprezzata opera di valorizzazione delle lingue locali di cui è ricco il nostro Paese. Ricordo come un privilegio quello di aver avuto la sua affettuosa amicizia, di averlo ospitato nella mia modesta abitazione di Ischitella e di aver condiviso con lui una sua lezione particolare su Francesco De Sanctis all’Istituto alberghiero della cittadina garganica. In quell’occasione, dopo aver guardato negli occhi gli studenti, spostò il tavolo verso di loro chiedendo se conoscessero l’illustre studioso e, senza attendere una loro risposta, iniziò a raccontare la vicenda “amorosa” tra il giovane De Sanctis e una sua cugina, catturando subito la loro attenzione e, a mano a mano, svolse una memorabile lezione, senza mai cessare di assicurarsi l’attenzione dell’uditorio. Magistralmente, è proprio il caso di dirlo.

Un altro mio ricordo particolare, tra i tanti avuti, è quello in cui Dante Della Terza fu festeggiato per i suoi 80 anni, insieme a Joseph Tusiani (suo coetaneo) nel 2004, presso l’Università di Tor Vergata. In quell’occasione fu anche intervistato Enzo Del Vecchio di Raitre.

Ritengo significativa (Della Terza è al centro) questa foto, scattata in occasione della prima Rassegna nazionale di poesia in dialetto «Altre lingue», del 25 e del 26 giugno 2004 ad Ischitella nel Gargano, inserita nel più complessivo progetto «I poeti del Parco – Ischitella città della poesia». Ad essa parteciparono i poeti Lino Angiuli, Franco Loi, Achille Serrao, Francesco Granatiero, Joseph Tusiani, Assunta Finiguerra, Marcello Marciani ed io.

Nella foto sono nella fila in alto da sinistra: Cosma Siani, Mariantonietta Di Sabato, Franco Pinto, Rino Caputo, Franceso Granatiero, Dante Della Terza, Achille Serrao, Assunta Finiguerra, Vincenzo Luciani, Pierino Comparelli, Giuseppe Gaetano Castorina. In basso, accosciati: Marcello Marciani e Franco Loi (recentemente scomparso).



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