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Martedì 6 Aprile 2021 14:04

Oggi è Carbonara Day

Oggi è il Carbonara Day, giornata dedicata ad una delle paste più amate nel mondo. Ma anche una delle più 
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Oggi è il Carbonara Day, giornata dedicata ad una delle paste più amate nel mondo. Ma anche una delle più “inflazionate”, riprodotte ed imitate: con la pancetta, vegana, con le verdure, di mare.

Ma la Carbonara originale è solo una, con pochi ingredienti e romana doc. Uova, pepe, guanciale e pecorino. E anche se gli ingredienti sono poveri e semplici, farla buona è molto difficile ed è tutta una questione di bilanciamento tra cotture e ingredienti.


L’uovo non deve diventare frittata e non deve essere crudo, il guanciale non deve essere morbido e il suo grasso va riposato, il pepe deve essere ben tostato, per non parlare poi del pecorino!

Ma il nome “Carbonara” da dove viene? Anche qui c’è incertezza, c’è chi attribuisce il nome ad un collegamento con i “carbonai” degli Appennini ed altri alla forte presenza del pepe nel piatto che da’ un colore molto intenso.


In occasione di questo giorno, la Barilla ha prodotto un cortometraggio sulla nascita di questo piatto di pasta, con protagonisti un cuoco italiano interpreato da Claudio Santamaria e Yonv Joseph, nei panni di un soldato americano, che insieme devono creare un pasto speciale per le forze alleate a Roma (
https://youtu.be/gyuGzWUX1GQ
).

Come si vede nel video, la leggenda più diffusa sulla nascita di questo piatto, si accredita allo sbarco degli alleati della Seconda Guerra Mondiale e quindi all’arrivo del bacon, che a pensarci bene è molto simile al nostro guanciale (o alla nostra pancetta).


Anche se…non vi fate venire in mente strane idee: nella Carbonara romana ci vuole il guanciale e altre scelte alternative potrebbero scatenare l’“ira funesta” del vostro interlocutore.

Il guanciale croccante è infatti uno dei protagonisti del piatto, poi ci sono le uova che non vanno intere ma si usa solo il rosso (uno a persona) e un uovo intero per la padella.

L’uovo va mescolato per bene con il pecorino romano fino a formare una bella cremina e ovviamente della panna neanche l’ombra, mi raccomando! Per il formato di pasta da utilizzare c’è chi predilige il rigatone e chi invece il tonnarello, su questo lasciamo carta bianca al gusto personale.

Perché alla fine è sempre dalla semplicità che nascono le cose più buone: buttate la pasta!

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