Argomento che tocca sia la mobilità di superficie che quella metropolitana (es. ascensori o camminamenti per i non vedenti). 

Il tema è stato affrontato già durante una seduta nel 2017, e in quel caso Atac aveva presentato un report dettagliato su tutti gli aspetti elencati, per i quali nel 2013 era stato siglato un protocollo di intesa.

Come specificato dal Delegato della Sindaca all'Accessibilità Universale, negli ultimi 4 anni l’accessibilità alla rete autobus è passata dal 68% al 80%+, con la previsione di superare il 90% entro il periodo estivo (grazie all’acquisto di 700 nuovi mezzi a partire dal 2019 con ulteriori 120 in arrivo). 

Questo ha poi permesso di aumentare il numero di linee 100% accessibili da 17 a 24. E' stato però necessario emanare una circolare ufficiale con la quale viene imposto agli autisti di intervenire per aprire o chiudere la pedana, perché erano giunte segnalazioni che denunciavano comportamenti opposti. 

Per i tram, invece, l’indice di accessibilità si attesta al 69% a causa "dell'anzianità" della maggior parte della flotta.

Maggiori criticità si registrano invece sulle infrastrutture della metropolitana, con numerosi problemi agli impianti di traslazione (scale mobili, ascensori ecc..) dovuti ai vecchi appalti. Inoltre, in caso di mancato presidio degli impianti, essi devono essere spenti per legge, e questo può causare ulteriori disagi anche se gli stessi sono funzionanti.

Cittadini presenti nella seduta hanno segnalato l'assenza o i malfunzionamenti degli avvisi vocali a bordo degli autobus e delle metropolitane, oltre all’impossibilità per gli autobus di accostarsi ai marciapiedi ad alcune fermate, a causa della presenza di auto in sosta selvaggia o di cassonetti Ama posizionati nei pressi della fermata.

Questo il da