A lanciarlo, Caritas internationalis, in vista dell'incontro del G7 che si apre l'11 giugno in Cornovaglia. Al centro, la lotta al Covid-19 e la crisi climatica

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Anche Caritas internationalis fa giungere il suo appello ai leader del che si incontrano a partire da oggi, 11 giugno, in Cornovaglia. «Non si può “ricostruire meglio” senza eliminare le ingiustizie sociali, senza cancellare il debito dei Paesi poveri e senza reinvestire tali fondi nella risposta al Covid-19, nella ripresa e nella lotta contro la crisi climatica»: questo il cuore del messaggio. Nelle parole del segretario generale di Aloysius John, «il Covid-19 ha posto sotto una lente d’ingrandimento le ingiustizie sociali che sono purtroppo dilaganti nel mondo di oggi. L’unico modo per ripartire deve essere l’eliminazione di tali ingiustizie». A cominciare dal debito che grava sulle popolazioni degli Stati in via di sviluppo, di cui la Confederazione Caritas, presente in circa 200 Paesi e territori in tutto il mondo, è testimone diretta.

Un invito, quello a finanziare una ripresa giusta per tutti, che Caritas internationalis rilancia dall’inizio della pandemia, facendosi portavoce del grido dei più poveri. «I Paesi del G7 devono guidare la risposta al Covid-19, sostenendo le persone maggiormente colpite dalla pandemia e una ripresa giusta e sostenibile – prosegue John -. E il primo passo è quello di assicurare che tutti i pagamenti del debito siano cancellati, anche quelli volti a creditori privati. Questo è il modo più rapido per far giungere i fondi laddove sono più necessari».

Nel 2021, i soli governi africani dovrebbero corrispondere 23,4 miliardi di dollari in rimborsi del debito ai creditori privati: una cifra pari a oltre tre volte il costo dell’acquisto di vaccini per l’intero continente. Caritas internationalis esorta quindi i Paesi del G7 a impegnarsi in nuovi finanziamenti per sostenere la risposta al Covid-19, la ripresa e la lotta alla crisi climatica, concentrandosi sulle comunità più povere e proteggendo la nostra casa comune. L’emissione di nuovi Diritti speciali di prelievo (Dsp), ad esempio, fornirebbe finanziamenti direttamente ai governi del Sud del mondo, permettendo loro di rispondere alla crisi attuale.

11 giugno 2021

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