Giovedì 8 Luglio 2021 14:07
Fuori Programma - International Dance Festival
da 12/07/21 a 15/07/21
Teatro India - Teatro di Roma
Dopo l’avanspettacolo postmoderno di Roberto Castello, il “museo umano” di Balletto Civile e i “simulacri nel bosco” di Marcos Morau, presentati al pubblico negli spazi non convenzionali della borgata del Quarticciolo, la VI edizione di Fuori Programma - il festival internazionale di danza contemporanea della Capitale diretto da Valentina Marini – si sposta al Teatro India che dal 12 al 15 luglio ospita l’atteso ritorno a Roma di Aterballetto e i nuovi protagonisti della scena coreutica internazionale con 2 prime assolute e una prima nazionale.
Ad aprire la programmazione di questa seconda parte del festival, il 12 luglio, è Corpi/Bodies, il progetto ideato da Diego Tortelli e Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, appositamente riallestito per il festival, dopo quattro anni di assenza da Roma. Introdotto da un racconto dello stesso Tortelli che svela al pubblico le dinamiche del processo creativo, Corpi/Bodies è un programma di quattro pezzi firmati dal coreografo: Maudit Reloaded che riflette sull’abbandono alla follia del corpo e Another Story che ripercorre la storia del gesto più temuto in questo periodo, l’abbraccio, entrambe su musiche degli Spiritualized; poi sarà la volta di Preludio, creazione per cinque interpreti costruita attorno ad alcuni dei più intensi poemi e brani di Nick Cave e preghiera profana per celebrare il corpo; e, infine, Sonata in trio.
Nella serata del 12 luglio, inoltre, il festival celebra con una video installazione il ricordo del coreografo e regista brasiliano recentemente scomparso Ismael Ivo.
Il giorno seguente, 13 luglio, Fuori Programma Festival presenta, in collaborazione con Civitanova Danza, Flow, recente creazione di Compagnia Linga, premiata nel 2019 con il Current Dance Works Award/Swiss Dance Awards. Ispirandosi alle sorprendenti performance create dai movimenti di gruppo degli animali, come i branchi di pesci, gli stormi di uccelli o sciami di insetti – formazioni flessibili e fluide, capaci di modificare immediatamente la loro velocità e la loro direzione senza perdere la coerenza dello spazio – Flow sembra suggerire non soltanto nuove dinamiche coreografiche basate sulla coscienza collettiva dei movimenti ma quasi l’idea che possa essere la Natura stessa a suggerirci nuove modalità di relazione umana.
È la musica dal vivo eseguita dall’inedito duo franco-coreano Keda a rendere ancora più preziosa questa coreografia firmata da Marco Cantalupo & Katarzyna Gdaniec.
Il 14 luglio l’Arena Teatro India ospita un’altra attesissima Prima Assoluta in programma al Festival: Evolve, creazione che indaga le relazioni fra Danza e Scienza, firmata dal giovane coreografo israeliano Shahar Binyamini, per sette anni componente della celeberrima Batsheva Dance Company. Presentato in collaborazione con Bolzano Danza e ideato durante una residenza Weizmann Institute of Science, Evolve affronta il concetto di crescita, sia dal punto di vista scientifico che da quello dell’espressione fisica nella danza. I performer utilizzano lo sforzo fisico come strumento di sviluppo, i loro muscoli sperimentano una lotta costante attraverso la quale cercano di capirsi. È la loro lotta per l'armonia che li motiva a muoversi e interagire in un mondo caotico.
Doppio appuntamento il 15 luglio, sempre all’Arena Teatro India per una chiusura in grande stile di Fuori Programma 2021. Si inizia con la Prima Nazionale di Exceptions Occur, creazione di un altro artista proveniente dalla Batsheva Dance Company, Tom Weinberger, in collaborazione con l’olandese Milena Twiehaus. “… Un emozionante gioco di attrazione e repulsione, che ricorda la fragilità e goffaggine di due giovani uccelli che non hanno ancora compreso appieno la danza dell’accoppiamento", così ha definito lo spettacolo il quotidiano olandese De Volkskrant. Subito dopo, ancora una Prima Assoluta, Everything that’s left della coreografa e danzatrice tedesca Sita Ostheimer, uno spettacolo che rappresenta simbolicamente una perfetta chiusura di questa sesta edizione di Fuori Programma. Creato in un tempo in cui il contatto fisico e la connessione umana sono ridotti al minimo, in cui tutti noi dobbiamo trattenere i nostri corpi e i loro istinti di fronte ad altri corpi, questo duetto cerca di decifrare modalità per riavviare il processo di ritrovare l'altro così come se stessi. Si interroga ancora una volta su ciò che gli esseri umani possono essere per altri esseri umani. “Questo è per te. Per te, che stai cercando un nuovo inizio. Per te, che non senti niente e senti troppo allo stesso tempo. Per te, il cui corpo riconosco da lontano e che mi è estraneo quando sono vicino. Per te, che non sei l'unico a percepire, sentire, muovere ed essere mosso, che desideri essere toccato. Io sono qui. Vieni con me. Lasciaci soli.”
Gli artisti, infine, terranno alcuni laboratori coreografici, sempre al Teatro India: Marco Cantalupo di Compagnia Linga il 13 luglio, Tom Weinberger e Sita Ostheimer il 14 luglio, Shahar Binyamini il 15 luglio.
Ad aprire la programmazione di questa seconda parte del festival, il 12 luglio, è Corpi/Bodies, il progetto ideato da Diego Tortelli e Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, appositamente riallestito per il festival, dopo quattro anni di assenza da Roma. Introdotto da un racconto dello stesso Tortelli che svela al pubblico le dinamiche del processo creativo, Corpi/Bodies è un programma di quattro pezzi firmati dal coreografo: Maudit Reloaded che riflette sull’abbandono alla follia del corpo e Another Story che ripercorre la storia del gesto più temuto in questo periodo, l’abbraccio, entrambe su musiche degli Spiritualized; poi sarà la volta di Preludio, creazione per cinque interpreti costruita attorno ad alcuni dei più intensi poemi e brani di Nick Cave e preghiera profana per celebrare il corpo; e, infine, Sonata in trio.
Nella serata del 12 luglio, inoltre, il festival celebra con una video installazione il ricordo del coreografo e regista brasiliano recentemente scomparso Ismael Ivo.
Il giorno seguente, 13 luglio, Fuori Programma Festival presenta, in collaborazione con Civitanova Danza, Flow, recente creazione di Compagnia Linga, premiata nel 2019 con il Current Dance Works Award/Swiss Dance Awards. Ispirandosi alle sorprendenti performance create dai movimenti di gruppo degli animali, come i branchi di pesci, gli stormi di uccelli o sciami di insetti – formazioni flessibili e fluide, capaci di modificare immediatamente la loro velocità e la loro direzione senza perdere la coerenza dello spazio – Flow sembra suggerire non soltanto nuove dinamiche coreografiche basate sulla coscienza collettiva dei movimenti ma quasi l’idea che possa essere la Natura stessa a suggerirci nuove modalità di relazione umana.
È la musica dal vivo eseguita dall’inedito duo franco-coreano Keda a rendere ancora più preziosa questa coreografia firmata da Marco Cantalupo & Katarzyna Gdaniec.
Il 14 luglio l’Arena Teatro India ospita un’altra attesissima Prima Assoluta in programma al Festival: Evolve, creazione che indaga le relazioni fra Danza e Scienza, firmata dal giovane coreografo israeliano Shahar Binyamini, per sette anni componente della celeberrima Batsheva Dance Company. Presentato in collaborazione con Bolzano Danza e ideato durante una residenza Weizmann Institute of Science, Evolve affronta il concetto di crescita, sia dal punto di vista scientifico che da quello dell’espressione fisica nella danza. I performer utilizzano lo sforzo fisico come strumento di sviluppo, i loro muscoli sperimentano una lotta costante attraverso la quale cercano di capirsi. È la loro lotta per l'armonia che li motiva a muoversi e interagire in un mondo caotico.
Doppio appuntamento il 15 luglio, sempre all’Arena Teatro India per una chiusura in grande stile di Fuori Programma 2021. Si inizia con la Prima Nazionale di Exceptions Occur, creazione di un altro artista proveniente dalla Batsheva Dance Company, Tom Weinberger, in collaborazione con l’olandese Milena Twiehaus. “… Un emozionante gioco di attrazione e repulsione, che ricorda la fragilità e goffaggine di due giovani uccelli che non hanno ancora compreso appieno la danza dell’accoppiamento", così ha definito lo spettacolo il quotidiano olandese De Volkskrant. Subito dopo, ancora una Prima Assoluta, Everything that’s left della coreografa e danzatrice tedesca Sita Ostheimer, uno spettacolo che rappresenta simbolicamente una perfetta chiusura di questa sesta edizione di Fuori Programma. Creato in un tempo in cui il contatto fisico e la connessione umana sono ridotti al minimo, in cui tutti noi dobbiamo trattenere i nostri corpi e i loro istinti di fronte ad altri corpi, questo duetto cerca di decifrare modalità per riavviare il processo di ritrovare l'altro così come se stessi. Si interroga ancora una volta su ciò che gli esseri umani possono essere per altri esseri umani. “Questo è per te. Per te, che stai cercando un nuovo inizio. Per te, che non senti niente e senti troppo allo stesso tempo. Per te, il cui corpo riconosco da lontano e che mi è estraneo quando sono vicino. Per te, che non sei l'unico a percepire, sentire, muovere ed essere mosso, che desideri essere toccato. Io sono qui. Vieni con me. Lasciaci soli.”
Gli artisti, infine, terranno alcuni laboratori coreografici, sempre al Teatro India: Marco Cantalupo di Compagnia Linga il 13 luglio, Tom Weinberger e Sita Ostheimer il 14 luglio, Shahar Binyamini il 15 luglio.
Il Festival Internazionale di Danza FUORI PROGRAMMA nasce cinque anni fa a Roma assolvendo alla funzione necessaria per la scena indipendente di poter raccogliere e accogliere produzioni su scala europea che rendessero il teatro e la danza di ricerca uno sguardo necessario e fondamentale per tutti, pubblico, operatori, artisti.
La scelta, non facile, di collocare la programmazione durante il periodo estivo, nasce dalla volontà di creare una continuità nell'offerta culturale cittadina e non condizionare l'immaginario dei mesi estivi alle sole proposte pop en plen air ma permettere ai tantissimi romani che ancora a luglio risiedono in città, così come ai turisti che affollano la nostra meravigliosa Roma, di usufruire di una proposta artistica che possa reggere il confronto con le altre capitali, che guardi all'Europa riuscendo a fare da ponte tra questa e i grandi Festival estivi nazionali di danza contemporanea con cui infatti già da quest'anno sono in essere delle collaborazioni a favore di alcune produzioni in cartellone.
FUORI PROGRAMMA propone dunque uno sguardo sul vasto paesaggio della scena internazionale, raccogliendo una gamma di creazioni espressione di linguaggi differenti, legate a una geografia altrettanto variegata per portare in scena una sintesi delle più interessanti e recenti produzioni coreografiche su scala europea e non solo. L'approccio alla danza contemporanea deve diventare un atto di fiducia per rinnovare i propri interessi, per ridisegnare la poetica e il senso estetico che appartiene alla nostra civiltà, e deve porsi come dispositivo per riscoprire, attraverso l'uso del corpo e la musica, una sensibilità volta alla pluralità e alle differenze.
La scelta, non facile, di collocare la programmazione durante il periodo estivo, nasce dalla volontà di creare una continuità nell'offerta culturale cittadina e non condizionare l'immaginario dei mesi estivi alle sole proposte pop en plen air ma permettere ai tantissimi romani che ancora a luglio risiedono in città, così come ai turisti che affollano la nostra meravigliosa Roma, di usufruire di una proposta artistica che possa reggere il confronto con le altre capitali, che guardi all'Europa riuscendo a fare da ponte tra questa e i grandi Festival estivi nazionali di danza contemporanea con cui infatti già da quest'anno sono in essere delle collaborazioni a favore di alcune produzioni in cartellone.
FUORI PROGRAMMA propone dunque uno sguardo sul vasto paesaggio della scena internazionale, raccogliendo una gamma di creazioni espressione di linguaggi differenti, legate a una geografia altrettanto variegata per portare in scena una sintesi delle più interessanti e recenti produzioni coreografiche su scala europea e non solo. L'approccio alla danza contemporanea deve diventare un atto di fiducia per rinnovare i propri interessi, per ridisegnare la poetica e il senso estetico che appartiene alla nostra civiltà, e deve porsi come dispositivo per riscoprire, attraverso l'uso del corpo e la musica, una sensibilità volta alla pluralità e alle differenze.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell'Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
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