Sulla governance delle società partecipate del Campidoglio “bisogna essere chiari. Basta fare una campagna elettorale in cui si fanno dichiarazioni vaghe, in cui Michetti non ha uno straccio di programma e Gualtieri ha dentro tutto, dalla pace nel mondo al vogliamoci bene. Bisogna essere specifici, questa città è inguaiata veramente”. Lo ha detto il candidato…

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Sulla governance delle società partecipate del Campidoglio “bisogna essere chiari. Basta fare una campagna elettorale in cui si fanno dichiarazioni vaghe, in cui Michetti non ha uno straccio di programma e Gualtieri ha dentro tutto, dalla pace nel mondo al vogliamoci bene. Bisogna essere specifici, questa città è inguaiata veramente”. Lo ha detto il candidato a sindaco di Roma per Azione, Carlo Calenda, a termine dell’incontro con i rappresentanti di Unindustria, presso la sede dell’associazione di categoria. Secondo Calenda il candidato a sindaco di Roma “nessuno lo voleva fare, io quindi ho detto lo faccio ma devo avere il tempo, avere un programma profondo, e una lista civica indipendente. Questi i tre punti cardinali, questa città è ostaggio di classi dirigenti che la tengono in ostaggio, non ultimo il M5S”.

Pronta la risposta di : sul programma del centrosinistra per la gestione delle società partecipate, il candidato a sindaco di Azione “Calenda fa affermazioni prive di fondamento. Abbiamo parlato a lungo di municipalizzate, di Ama e Acea”, ha detto il candidato a sindaco per il centrosinistra, replicando a quanto affermato poco prima da Calenda. “Il mio programma è molto più ampio del suo su questo – ha aggiunto – entriamo molto nel dettaglio. Invece” da Calenda “non è chiara questa proposta dell’incorporazione di Ama e Acea. Non esiste e inoltre come ho spiegato non è serio parlare di ingegneria societaria senza uno studio delle carte che si può fare soltanto quando si è al governo, altrimenti diventa propaganda elettorale”, ha concluso.

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