Martedì 12 Ottobre 2021 15:10
Migranti: «Muri e accordi di esternalizzazione non li contengono, li uccidono»


A denunciarlo è il presidente del Centro Astalli Camillo Ripamonti, dopo la notizia degli ultimi 15 morti in mare al largo della Libia. Alle frontiere d'Europa
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15 migranti morti in mare al largo della Libia. La notizia è di questa mattina, 12 ottobre: nomi e volti che si aggiungono a «un elenco interminabile di morti alle frontiere d’Europa Lo affermano dal Centro Astalli, esprimendo profondo cordoglio per le vittime e al tempo stesso condanna per «ogni forma di chiusura sconsiderata delle frontiere, che ha come effetto principale non tanto di bloccare i migranti bensì di lasciarli morire».
Nelle parole del presidente padre Camillo Ripamonti, «accordi di esternalizzazione con la Libia e la Turchia ormai in vigore da anni, la recente proposta di costruire un muro a protezione dell’Unione europea e la decisione di non accogliere i profughi afgani sono vergognose conseguenze di una cronica mancanza di volontà di gestire in maniera sicura e legale i flussi migratori. L’Europa – esorta – si faccia promotrice di politiche solidali nel rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali di chi scappa da crisi umanitarie, in cui molto spesso gli Stati membri hanno dirette responsabilità».
In concreto, l’invito che arriva dalla struttura dei Gesuiti è ad ampliare canali di ingresso legali, prevedere visti per la ricerca del lavoro e stabilire quote proporzionate di resettlement che consentano di dare protezione in Europa a chi in fuga da guerre e persecuzioni chiede protezione, avendone il pieno diritto».
12 ottobre 2021
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