Giovedì 14 Ottobre 2021 10:10
Green pass: rischio caos per le badanti


La denuncia di Uecoop, alla viglia dell'entrata in vigore dell'obbligo per tutti i lavoratori. Il problema di chi è vaccinato con lo Sputnik, non riconosciuto dall'Ue
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Alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori, da venerdì 15 ottobre, su tutto il territorio nazionale, l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) lancia l’allarme sul rischio caos, «fra badanti no vax o che hanno ricevuto vaccini non riconosciuti dall’Unione europea come lo Sputnik», per un milione di famiglie italiane che hanno una persona a casa dedicata all’assistenza di malati o anziani, assunta in regola o presa in nero.
In Italia, informano, «più di 9 badanti su 10 (92%) sono donne, un quarto è italiana, oltre la metà arriva dai Paesi dell’Est Europa e il resto arriva da altre parti come l’Africa o il Sudamerica, spesso da aree del mondo dove la copertura vaccinale è molto più bassa che in Italia e dove la resistenza sociale a immunizzarsi è molto più forte, con evidenti problemi poi per le famiglie nelle quali lavorano a contatto con soggetti deboli o immunodepressi. Considerato che lungo la Penisola ci sono oltre 400mila badanti regolari e almeno altrettante in nero, per un valore totale stimato in 10 miliardi di euro all’anno, la mancanza di green pass – evidenziano da Uecoop – rischia di scatenare un corto circuito a livello nazionale con anziani e malati che restano senza assistenza o che si rischiano contagi da persone non immunizzate».
Per fare fronte a questa situazione, «sono in campo le cooperative socio assistenziali che aiutano ogni giorno oltre 7 milioni di famiglie grazie a più di 300mila operatori da nord a sud dell’Italia, per i quali la rete di controlli sanitari è stata potenziata in funzione anti Covid nell’ultimo anno e mezzo di pandemia, per garantire maggior sicurezza ai lavoratori e ai loro assistiti con una forte spinta alla vaccinazione come strumento di tutela per se e per gli altri». Le vaccinazioni, ribadiscono dall’Unione europea delle cooperative, «sono uno strumento fondamentale per il ritorno alla normalità e per garantire serenità e sicurezza a lavoratori delle cooperative e alle famiglie che assistono». Oltre alle posizioni no vax però, aggiungono, «fra i problemi di risolvere c’è anche quello, soprattutto per le persone dell’Est Europa, di chi si è vaccinato con lo Sputnik che non è riconosciuto nella Ue e quindi non dà diritto al Green pass».
14 ottobre 2021
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