Giovedì 14 Ottobre 2021 14:10
Pinocchio in Pinocchio
da 06/11/21 a 07/11/21
Teatro del Lido di Ostia
Teatro delle Marionette degli Accettella presenta
PINOCCHIO IN PINOCCHIO
di Icaro Accettella
regia Alessandro Accettella
con Alessandro Accettella, Stefania Umana, Viviana Mancini, Matteo Rigola
marionette Ferdinando Codognotto
musiche originali Stefano Accettella
progetto scenico Bruno Accettella
luci Roberto De Leon
Uno spettacolo storico della Compagnia marionettistica degli Accettella, con le grandi marionette di Ferdinando Codognotto.
PINOCCHIO IN PINOCCHIO
di Icaro Accettella
regia Alessandro Accettella
con Alessandro Accettella, Stefania Umana, Viviana Mancini, Matteo Rigola
marionette Ferdinando Codognotto
musiche originali Stefano Accettella
progetto scenico Bruno Accettella
luci Roberto De Leon
Uno spettacolo storico della Compagnia marionettistica degli Accettella, con le grandi marionette di Ferdinando Codognotto.
Pinocchio, il celebre e centenario burattino di Collodi, è un pozzo di significati.
È come se un Pinocchio stesse dentro un altro, e un altro dentro un altro ancora; ogni giorno ne viene fuori uno diverso, quante sono le chiavi di lettura.
Da qui uno spettacolo almeno doppio, uno tutto dentro e uno tutto fuori: uno fatto di falegnami, di botteghe, di viuzze, di paese, di compagni di scuola… insomma, tutto cose… E un altro fatto di parrucche gialle, di ombre parlanti, di fuochi, di barbacce nere, di campi miracolosi, di casine di cristallo, di bocche spropositate, di pescecani… Insomma, tutto simboli e segni.
Da qui spazi scenici che si incastrano, figure che si sdoppiano ingigantendosi o riducendosi, ombre e luci che sbucano dappertutto… E oggetti teatrali che crescono e spariscono… Da qui pulcini, grilli, gatti, corvi, civette, asini, pesci…
Alla fine Pinocchio rompe la gabbia degli incubi, delle paure, delle illusioni, delle speranze… E ricomincia cosciente le sue avventure, è un burattino o un bambino?
Diciamo che è un Pinocchio ‘diverso’.
È come se un Pinocchio stesse dentro un altro, e un altro dentro un altro ancora; ogni giorno ne viene fuori uno diverso, quante sono le chiavi di lettura.
Da qui uno spettacolo almeno doppio, uno tutto dentro e uno tutto fuori: uno fatto di falegnami, di botteghe, di viuzze, di paese, di compagni di scuola… insomma, tutto cose… E un altro fatto di parrucche gialle, di ombre parlanti, di fuochi, di barbacce nere, di campi miracolosi, di casine di cristallo, di bocche spropositate, di pescecani… Insomma, tutto simboli e segni.
Da qui spazi scenici che si incastrano, figure che si sdoppiano ingigantendosi o riducendosi, ombre e luci che sbucano dappertutto… E oggetti teatrali che crescono e spariscono… Da qui pulcini, grilli, gatti, corvi, civette, asini, pesci…
Alla fine Pinocchio rompe la gabbia degli incubi, delle paure, delle illusioni, delle speranze… E ricomincia cosciente le sue avventure, è un burattino o un bambino?
Diciamo che è un Pinocchio ‘diverso’.
Il programma potrebbe subire variazioni
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