Il ministro della Difesa: sulla crisi con la Russia «l'Italia condivide l'impostazione di Nato e Ue. Sostegno alle iniziative per ridurre le tensioni e favorire il dialogo»

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«Nessun compromesso sui principi della sicurezza europea e sull’integrità territoriale e sovranità dell’Ucraina. Sostegno alle iniziative in atto per assicurare la riduzione delle tensioni e lo sviluppo di un dialogo costruttivo». Il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini lo ha affermato con forza, intervenendo ieri, 13 gennaio, in videoconferenza alla seconda giornata di lavori della riunione informale dei ministri della Difesa dell’Unione europea, organizzata a Brest (Francia) dalla presidenza del Consiglio di turno dell’Ue, francese. Riguardo alla crisi i atto tra Russia e Ucraina, «l’Italia – ha dichiarato Guerini – condivide l’impostazione della Nato e dell’Unione europea. La visita dell’Alto rappresentante Borrell in Donbass ha inviato un messaggio chiaro in questa direzione».

Nella prima giornata, informano dal ministero della Difesa, in collegamento con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il sottosegretario generale delle Nazioni Unite Jean-Pierre Lacroix. e la presidente della Commissione Sicurezza e Difesa del Parlamento europeo Nathalie Loiseau, era stato trattato il tema dell’interferenza degli attori stranieri non statuali nelle aree in cui operano i militari dell’Ue. Sull’argomento, Guerini «ha sottolineato la necessità di riflettere sull’importanza di prevedere la possibile influenza di attori terzi sin dalle fasi di pianificazione delle operazioni, individuando gli strumenti più idonei nei settori della comunicazione strategica e dell’impiego mirato dell’European Peace and Facility», si legge nella nota diffusa. Per il ministro, «la presenza di attori non statuali sta assumendo un connotato sempre più preoccupante nell’area del Sahel, dove la comunità internazionale sta incrementando il proprio impegno militare per addestrare le forze locali». Proprio per questo, «bisogna tener conto di tali circostanze già in fase di pianificazione e, nel contempo, migliorare la comunicazione strategica per rafforzare messaggi mirati sulle nostre azioni di supporto ai Paesi dell’area. Iniziative come quelle previste dalla European Peace Facility potrebbero favorire l’azione delle missioni dell’Unione europea attraverso un maggior supporto ai Paesi in crisi».

14 gennaio 2022

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