Per adesso è andata deserta l’asta del secolo per il Casino Aurora, dalle 15 in vendita online il monumentale Casino dell’Aurora nella Villa Ludovisi, una delle più belle dimore storiche di Roma, impreziosita dall’unico affresco mai realizzato da Caravaggio e da quelli del Guercino. Per il prezioso immobile non è stata infatti presentata alcuna offerta. La procedura si…

L'articolo proviene da .

Per adesso è andata deserta per il Casino Aurora, dalle 15 in vendita online il monumentale Casino dell’Aurora nella Villa Ludovisi, una delle più belle dimore storiche di Roma, impreziosita dall’unico affresco mai realizzato da Caravaggio e da quelli del Guercino.

Per il prezioso immobile non è stata infatti presentata alcuna offerta. La procedura si è aperta come previsto alle ore 15 ma sul sito delle aste indette dal Tribunale di Roma si legge «gara chiusa, non aggiudicata» e tra le note «asta deserta».

Il Casino tornerà sul mercato il prossimo 7 aprile, con il ribasso del prezzo base previsto dalle leggi sulle aste, che potrebbe aggirarsi anche intorno al 20%.

L’immobile sorge su una collinetta fra via Veneto e Villa Medici, ed è in vendita sulla base di una valutazione stratosferica di 471 milioni di euro, ma l’offerta minima che il tribunale è obbligato ad accettare ammonta a 353 milioni. Il valore di questo vero gioiello del barocco romano rappresenta, secondo fonti concordanti, un quarto del budget annuale del Ministero della Cultura italiano. Per molti media stranieri si tratta di un’occasione d’oro per nuovi mecenati desiderosi di sbarcare in Italia: la comunicazione dell’asta telematica per la magnifica residenza di 2.800 metri quadrati, 6 piani e un sontuoso giardino ha raggiunto oltre 20 mila indirizzi email collegati ai paperoni del pianeta, ma finora la lista dei partecipanti è rimasta segreta.

«Il Casino dell’Aurora è un pezzo di valore inestimabile, un’opera d’arte dal valore artistico e culturale unico per la nostra nazione e non può andare in mano a soggetti stranieri. Qualora l’asta si chiudesse con un’offerta, chiediamo al ministero della Cultura di esercitare il proprio diritto di aggiudicazione e garantire l’italianità dell’opera», dice il responsabile Cultura di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone. «La base d’asta, in ogni caso, è sopravvalutata. Fare cadere questo pezzo unico, l’unica opera murale di Caravaggio con una storia incredibile alle spalle, nelle mani di un Fondo arabo o cinese, o di Bill Gates o del Sultano del Brunei, sarebbe una grandissima sconfitta per la cultura artistica e storica della nostra nazione», sottolinea. «Lo Stato, coadiuvato dalla Cassa depositi e prestiti, può fare un’operazione di investimento di altissimo valore: Cdp, dopo un’adeguata perizia, può garantire la proprietà italiana dell’opera e un polo di attrazione turistica e artistica, da mettere a sistema con le Scuderie del Quirinale che, a lungo termine, porterà un saldo positivo. Franceschini, Draghi e Franco intervengano a tutela del patrimonio artistico nazionale: perchè nessuno fa niente?», conclude il deputato FdI.

L'articolo proviene da .