Domenica scorsa c’è stata una misteriosa moria di storni nel quartiere Appio. Un mistero di cui si sta occupando L’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali. L’associazione, dopo aver ricevuto l’informazione la segnalazione di un cittadino e dopo avere svolto un sopralluogo che conferma l’allarme, ha scritto immediatamente all’Ufficio Benessere animali del  Dipartimento Ambiente di Roma Capitale…

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Domenica scorsa c’è stata una misteriosa moria di storni nel quartiere Appio. Un mistero di cui si sta occupando L’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali. L’associazione, dopo aver ricevuto l’informazione la segnalazione di un cittadino e dopo avere svolto un sopralluogo che conferma l’allarme, ha scritto immediatamente all’Ufficio Benessere animali del  Dipartimento Ambiente di Roma Capitale e all’Ufficio veterinario dell’Asl Roma 3.

«Abbiamo constatato una moria di storni», spiega l’Oipa. C’è una documentazione fotografica che documenta la strage degli uccelli, risalente allo scorso 17 gennaio in via Appia Nuova, all’altezza del civico 124», spiega Rita Corboli, delegata dell’Oipa di Roma.

«Una ventina di storni morti erano a terra sullo spartitraffico adibito a parcheggio, in un raggio di pochi metri, alcuni schiacciati dalle auto. Un analogo fenomeno lo abbiamo registrato in via Etruria lo scorso 26 dicembre. Non conosciamo il motivo di questa moria. Ora attendiamo gli approfondimenti di Comune e Asl».

La presenza degli storni a Roma in inverno è un fatto consolidato da anni. Quando gli uccelli si levano in massa per volare sopra i tetti della Capitale, danno vita a uno spettacolo affascinante. Ma la morte in massa di questi esemplari è un fenomeno che si ripete spesso. A parte il caso di domenica e dello scorso 26 dicembre all’Appio, ci fu una vera e propria strage di volatili avvenuta nella notte tra il 31 dicembre 2020 e il primo gennaio 2021.

In quell’occasione morirono centinaia i storni nei pressi della stazione Termini, spaventati dai botti di Capodanno. Questo inverno i volatili sembrano prediligere zone più periferiche, come l’Appio, ricche di alberi.

La permanenza degli storni nella Capitale durante i mesi freddi, divide i romani. Molti non resistono al fascino dei branchi in volo. Ma molti altri lamentano i danni che le distese di guano procurano alle auto e alla viabilità, con le strade rese scivolose.

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