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Mercoledì 22 Giugno 2022 13:06

“Il Volo” sul palco del Festival delle famiglie



Il trio composto da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto alla serata di apertura del X Incontro mondiale. «Evento che tocca la parte più profonda di noi»

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Ha scritto Henry David Thoreau, poeta e filosofo americano, che i castelli costruiti in aria non sono lavoro sprecato, purché si sia disposti a costruirvi al di sotto delle solide fondamenta. Che i sogni devono essere «sostenuti da valori e ideali grandi», come un albero che per levarsi in alto necessita di radici solide, lo hanno sottolineato ieri, 21 giugno, i tre giovani tenori de “Il Volo”, intervenendo al briefing con la stampa per la presentazione del Festival “The beauty of family”, che aprirà stasera, 22 giugno, il X Incontro mondiale delle famiglie con il Papa.

«Questo evento tocca la parte più profonda di noi – ha detto Piero Barone, ringraziando per l’invito -, perché coinvolge le nostre famiglie: i nostri genitori ma anche i fratelli e le sorelle, che hanno giocato e giocano un ruolo non meno importante nel nostro percorso». In particolare il giovane tenore siciliano ha detto che il fratello Francesco «è un punto di riferimento e la mia guida con la sua grande saggezza» e ha poi ricordato la figura della nonna, «che proprio in questi giorni avrebbe compiuto gli anni, in un mese di giugno che è ricco di compleanni per la mia famiglia». Ancora, ripensando a come il successo li abbia «catapultati in un mondo completamente nuovo e sconosciuto quando avevamo solo 13 anni», Barone, oggi ventottenne, ha evidenziato quanto «i familiari sono stati determinanti con la loro vicinanza, mantenendoci sui binari e affrontando con noi sia i momenti belli che quelli meno belli», e che prendere parte ad un evento dal respiro internazionale dedicato alla famiglia «per noi è un grande obiettivo perché oltre alla musica cerchiamo sempre di trasmettere il messaggio della forza e dell’importanza delle radici e le nostre rispecchiano le persone che siamo oggi».

Anche Gianluca Ginoble ha messo in luce «l’importanza di dare sempre uno sguardo al passato per costruire il presente», guardando sia all’esempio ricevuto dai genitori, che «hanno saputo farmi camminare sulle mie gambe e farmi maturare la mia vocazione», sia a quello fondamentale del nonno, che «ho voluto qui con me perché è la mia più grande ispirazione con la sua presenza: devo a lui la mia passione per la musica». L’artista di origine abruzzese ha inoltre detto che «la famiglia è la rappresentazione del sacro, con la sua bellezza e la sua forza, cose che troppo spesso i giovani danno oggi per scontate», e dunque anche «per questo siamo onorati di partecipare a questo Incontro mondiale, per essere un esempio per i nostri coetanei».

Ci saranno invece la mamma, la sorella Antonina e la nonna «tanto emozionata» con Ignazio Boschetto, questa sera, sul palco del Festival in Aula Paolo VI, dove oltre ad esibirsi in “Grande amore” e nell’Hallelujah di Leonard Cohen, i tre tenori dialogheranno accompagnati dalle loro famiglie con i conduttori Amadeus e la moglie Giovanna Civitillo. Il giovane artista bolognese ha perso il papà lo scorso anno ma ha sostenuto di sentirlo comunque vicino: «Ci guarda da lassù e anche se non è più presente fisicamente, rimaniamo uniti nella forma spirituale».

Interrogati infine sull’idea e il desiderio di costruire un domani una loro famiglia, i tre giovani cantanti lirici si sono detti desiderosi di farlo ma «consapevoli che nella vita si devono avere e dare della priorità» e in questo momento «a motivo dei tanti impegni per il nostro lavoro noi non potremmo gestirla e probabilmente non siamo ancora pronti». In particolare Gianluca Ginoble ha detto che «prima di amare un’altra persona e poi dei figli bisogna essere maturi, non solo anagraficamente, e imparare ad amare se stessi», sottolineando che «la persona giusta con cui costruire una famiglia è un dono e arriva al momento giusto» così come «è un dono la fede, che offre uno sguardo aperto sulla vita, dando un senso e uno scopo e non solo qualcosa a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà».

22 giugno 2022

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