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Venerdì 24 Giugno 2022 11:06

La Cattolica in festa per il Sacro Cuore



Nel campus di Roma la festa patronale dell'ateneo. Gli omaggi a suor Sala e al maestro Vessicchio consegnati dal rettore Anelli. Messa con il cardinale Braz de Aviz

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Preghiera e musica hanno scandito ieri, 23 giugno, nel campus di Roma, i festeggiamenti dell’Università Cattolica per la solennità del Sacro Cuore di Gesù, patrono dell’ateneo, a conclusione delle celebrazioni per il centenario di fondazione. L’appuntamento ha avuto inizio con la Messa presieduta dal caardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica e concelebrata dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica. Quindi è stato il rettore Franco Anelli a consegnare, a nome di tutta la comunità universitaria, gli omaggi della Cattolica a suor Valentina Sala, della Congregazione di San Giuseppe dell’Apparizione, responsabile del reparto maternità del Saint Joseph Hospital a Gerusalemme, e al maestro Giuseppe Vessicchio, entrambi testimoni dei valori a cui si ispira l’ateneo.

«La musica è ordine, è disciplina rigorosa che però è capace, anche a volte attraverso un apparente disordine, di produrre bellezza ed emozioni – ha detto il rettore -. È proprio nella musica che si esplicano questa relazione, particolarmente bella, affascinante e gratificante, tra ingegno e intelletto umano e la sedimentazione di una cultura che risale nei secoli e nei millenni; un risultato che, però tocca le corde della vita, del sentimento, e che produce bellezza La musica crea relazioni e costruisce legami – ha aggiunto -, proprio come i due costruttori di legami, suor Valentina Sala e il maestro Giuseppe Vessicchio, che omaggiamo questa sera».

In particolare, la Cattolica ha scelto di rendere omaggio a suor Sala «per la testimonianza di fede che la sua vita e la sua opera rappresentano, in particolare nel ruolo di responsabile delle ostetriche dell’Ospedale Saint Joseph di Gerusalemme Est, nel quartiere di Sheikh Jarrah, un contesto in cui le tensioni sociali, etniche e religiose si avvertono intensamente – si legge nella motivazione del riconoscimento -. Suor Valentina ha messo la propria vocazione al servizio del valore intangibile e inalienabile della vita, creando nel reparto di maternità del Saint Joseph un’isola di reciproca conoscenza e di dialogo, gettando un seme di pace là dove la violenza, la diffidenza e le divisioni inaridiscono la speranza di un’armonica convivenza. In questo modo si è fatta testimone di quell’amore che, nelle parole di Papa Francesco, “rompe le catene che ci isolano e ci separano, gettando ponti; amore che ci permette di costruire una grande famiglia in cui tutti possiamo sentirci a casa; amore che sa di compassione e di dignità».

Del maestro Giuseppe Vessicchio invece l’ateneo ha voluto premiare «l’instancabile attività di creazione ed elaborazione musicale, in proprio e in collaborazione con artisti italiani e internazionali di primo piano – le parole della motivazione letta dal rettore Anelli -. Ha sempre affiancato al suo lavoro una riflessione profonda sulla musica come portatrice di valori non solo estetici ma anche sociali, orientati allo sviluppo dell’individuo e della collettività nel suo insieme. Vanno in questo senso le sue ricerche intorno al principio “armonico-naturale”; la sua riflessione intorno al talento come piena espressione della creatività; il suo impegno per la valorizzazione dell’insegnamento musicale, prima di tutto a livello scolastico e cominciando dalla scuola primaria, nel segno della grande tradizione musicale italiana, intesa come percorso complessivo di educazione della persona umana».

Al termine, studenti e docenti delle due facoltà del campus romano (Medicina e chirurgia ed Economia), la community degli Alumni dell’ateneo e il personale tecnico e amministrativo hanno partecipato nell’Auditorium della Sede al Concerto per il centenario di fondazione dell’Università Cattolica “Armonie nel rispecchiarsi dei saperi”, ideato e diretto da Vessicchio. L’Orchestra “Sesto armonico” ha ripercorso in cinque quadri la storia delle colonne sonore tra le più celebri del cinema italiano e mondiale: da Nino Rota per “La strada” e “8 ½” di Federico Fellini (clarinetto: Alessandro Carbonare) alle arie di Bernard Herrman per le scene di “Psycho” e “Taxi Driver” (sassofono: Alessandro Tomei), passando per le note di John Williams nel film “Sabrina” (pianoforte: Monica Zhang) e quelle di Piazzolla, Legrand e Barbieri (violino: Gennaro Desiderio, arpa: Emanuele Raviol, sassofono: Alessandro Tomei), fino al gran finale con le più famose colonne sonore composte da Ennio Morricone (pianoforte: Monica Zhang, violino: Gennaro Desiderio, voce: Giacinta Nicotra, sand artist: Simona Gandola).

24 giugno 2022

 

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