Mercoledì 27 Luglio 2022 19:07
La torre campanaria della Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Tor Tre Teste
Sull’argomento se ne scrive poco, non se ne parla mai. Lo facciamo noi. A Tor Tre Teste, mentre salite in
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A Tor Tre Teste, mentre salite in via Francesco Tovaglieri, appena passata la Conad sulla sinistra, avrete di fronte, ma sul lato destro, la Chiesa. Sempre sul lato destro, della Chiesa, noterete la torre campanaria che al suo interno ha delle scale, ma nella torre ci sono inserite anche cinque campane, fuse in modo artigianale dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, ciascuna caratterizzata da elementi parrocchiali e universali.
- La prima campana, quella più grande, è dedicata all’Europa e intitolata alla Vergine Maria; essa riporta l’elenco di tutti i Giubilei ordinari dal 1300 ad oggi e la data della prima celebrazione parrocchiale.
- La seconda campana è dedicata alle Americhe e intitolata ai SS. Pietro e Paolo, patroni della città di Roma; riporta inoltre la data del primo battesimo in parrocchia.
- La terza campana è dedicata all’Africa e intitolata a S. Carlo Borromeo in onore al Papa Giovanni Paolo II, il cui nome di battesimo è Carlo; riporta la data del primo funerale.
- La quarta campana, è dedicata all’Oceania è intitolata a S. Cirillo Alessandrino e S. Tommaso d’Aquino, in onore delle parrocchie a cui apparteneva prima il territorio della nuova parrocchia; riporta la data del primo matrimonio.
- La quinta campana è dedicata all’Asia ed è intitolata a S. Francesco Saverio e S. Teresa di Gesù Bambino, patroni delle missioni; riporta la data della posa della “prima pietra” del complesso parrocchiale che si può ammirare sul sagrato accanto all’entrata principale.

Abbiamo tutti assimilato qualche cosa di nuovo., e di questo sono sicuro. Roma ha circa 900 Chiese e una miriade di campane, tante sostituite da altoparlanti. In qualsiasi posto ci troviamo, non le sentiamo. Siamo disabituati al loro suono.
Sino a qualche decennio fa, il suono delle campane, nelle città che crescevano e nei paesi che si svuotavano, ha scandito per secoli il ritmo delle giornate dei loro abitanti.