Giovedì 1 Settembre 2022 11:09
L'immaginazione come risorsa di sviluppo dei luoghi
06/09/22
Palazzo di Venezia
con
Elena Granata
Professoressa di Urbanistica, Dipartimento
di Architettura e Studi urbani, Politecnico di Milano
Elena Granata
Professoressa di Urbanistica, Dipartimento
di Architettura e Studi urbani, Politecnico di Milano
Riprendono gli incontri della rassegna Al Centro di Roma - Storia, arte, architettura e musica al Vittoriano e Palazzo Venezia curata dalla direttrice del VIVE Edith Gabrielli.
L'appuntamento è alle 18 con Elena Granata, professoressa di Urbanistica del Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, che prosegue il ciclo di conferenze Energie visive tra corpi e spazi museali a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma.
Nel mondo adulto l'immaginazione gode di cattiva fama. La possiamo usare nel tempo libero, in attività collaterali, ma la riteniamo superflua o poco degna nelle attività di lavoro e professionali. Per non parlare di tutte quelle attività ritenute più serie di altre come la politica, la giustizia, l'educazione, persino l'architettura, vere e proprie macchine di dis-immaginazione. L'immaginazione è oggi ritenuta pratica effimera per chi ha tempo libero o lusso esclusivo di chi è impegnato in lavori di tipo intellettuale. Ma l'immaginazione è un'energia che tutti possiamo acquisire e affinché si sviluppi ha bisogno di contesti favorevoli, ad alta biodiversità culturale capace di trasformare l'esistente per adattarlo alle esigenze della vita delle persone, di attivare nuove economie, di misurarsi con una sostenibilità che è sociale e ambientale insieme.
L'appuntamento è alle 18 con Elena Granata, professoressa di Urbanistica del Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, che prosegue il ciclo di conferenze Energie visive tra corpi e spazi museali a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma.
Nel mondo adulto l'immaginazione gode di cattiva fama. La possiamo usare nel tempo libero, in attività collaterali, ma la riteniamo superflua o poco degna nelle attività di lavoro e professionali. Per non parlare di tutte quelle attività ritenute più serie di altre come la politica, la giustizia, l'educazione, persino l'architettura, vere e proprie macchine di dis-immaginazione. L'immaginazione è oggi ritenuta pratica effimera per chi ha tempo libero o lusso esclusivo di chi è impegnato in lavori di tipo intellettuale. Ma l'immaginazione è un'energia che tutti possiamo acquisire e affinché si sviluppi ha bisogno di contesti favorevoli, ad alta biodiversità culturale capace di trasformare l'esistente per adattarlo alle esigenze della vita delle persone, di attivare nuove economie, di misurarsi con una sostenibilità che è sociale e ambientale insieme.
Il programma potrebbe subire variazioni
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