Martedì 29 Novembre 2022 20:11
Alle viste un Natale più magro di quello del 2021
Sarà un Natale più magro di quello dello scorso anno che pure celebrammo in clima da semi-lockdown. Lo ha certificato un’indagine di Confcommercio Roma. Tra il caro bollette, il rombo dei cannoni e l’inflazione stellare i nostri concittadini hanno deciso che quest’anno stringeranno la cinghia. L’83 per cento dei romani prevede infatti feste più morigerate. […]
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Alle viste un Natale più magro di quello del 2021
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Sarà un Natale più magro di quello dello scorso anno che pure celebrammo in clima da semi-lockdown. Lo ha certificato un’indagine di Confcommercio Roma. Tra il caro bollette, il rombo dei cannoni e l’inflazione stellare i nostri concittadini hanno deciso che quest’anno stringeranno la cinghia.
L’83 per cento dei romani prevede infatti feste più morigerate. Il 28 per cento – oltre un quarto – dichiara che non farà acquisti. All’insegna del grigio scuro, insomma, le prossime feste di fine anno.
Ad allarmare i romani è soprattutto il costo del carrello dell’alimentare: il 67 per cento ne è spaventato. E quasi il 50 per cento è paralizzato dall’aumento delle spese energetiche. A parte le preoccupazioni economiche, di cui è vittima il 44 per cento, c’è un quarto abbondante di romani che è gelato dagli scenari futuri legati alla guerra in Ucraina.
Il 72 per cento invece non intende rinunciare ai pacchetti sotto l’albero, ma ha ridotto il budget: 154 euro pro capite la spesa destinata ai pacchetti. E l’anno scorso erano 160. Solo una sparuta minoranza – 5 per cento – spenderà oltre 300 euro. La fascia tra i cento e i 300 euro è quella più ampia, ma in misura minore rispetto al 2021.
Un natale morigerato, insomma. Con le decisioni di spesa indirizzate soprattutto verso i prodotti enogastronomici, seguiti dai capi di abbigliamento in risalita rispetto all’andamento degli ultimi anni. Calano invece le scelte per libri e giocattoli, così come i prodotti elettronici. In attivo gioielli e viaggi prepagati.
Dopo due Natali di restrizioni dovute al covid, tornano a respirare i negozi tradizionali a danno del web che è stato l’imperatore durante la pandemia. A beneficiare della voglia dei romani di tornare per strada sono anche bar e ristoranti, mai così affollati come in queste settimane.
La Confcommercio attraverso il suo commissario – Pier Andrea Chevallard – parla di un Natale di crisi, all’insegna del risparmio e della caccia agli sconti. Che continueranno subito dopo Natale, a partire dal 5 gennaio con i saldi.
Rossana Livolsi
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