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Giovedì 1 Dicembre 2022 06:12

EQUILIBRIO

da 07/02/23 a 25/02/23

Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone

Dopo il successo della sua ripresa nel febbraio 2022 ritorna il Festival Equilibrio, la manifestazione prodotta dalla Fondazione Musica per Roma che continua a tracciare il rapporto della città con la coreografia contemporanea.  
In programma dal 7 al 25 febbraio, la programmazione di Equilibrio 2023 si espande nella durata a 3 settimane con 11 grandi serate, 15 coreografe e coreografi, 4 prime italiane, 1 prima assoluta, due performance per famiglie e una Notte a Teatro per bambini e bambine, e poi ancora proiezioni e incontri, tra Auditorium Parco della Musica "Ennio Morricone", Teatro Argentina e Teatro Palladium. 
  
“Il programma di Equilibrio 2023 - racconta il direttore artistico Emanuele Masi - mostra quanto possa essere viva, varia, inimmaginabile la materia con la quale coreografi e coreografe possono dare forma ai propri spettacoli. Sotto molteplici forme celebriamo quindi il concetto di riappropriazione culturale, inteso come approccio cosciente, frutto di studio e rispetto per il passato, che manipolandolo l'esistente forgia nuove opere rivolte al futuro. Le fonti di questo processo creativo potranno essere colonne sonore fatte di musica, dalle partiture barocche di Bach e Vivaldi al rock di Jimmy Hendrix, o del ritmo della voce del filosofo Philippe Deleuze. Potranno essere dodecasillabi alessandrini della tragedia francese che si trasformano in un incedere frenetico di passi o gli scritti filosofici di Spinoza. Potranno essere la mitologia greca e i vizi capitali della cristianità, ma anche e soprattutto danza, magari riscritta a sua volta, e poco importa se si tratti di una classicissima Bayadere o dei balli tradizionali tirolesi.”
 
Il programma
Un prestigioso set di nomi internazionali aprirà il Festival: si tratta dei sette artisti cui la Gauthier Dance - per la prima volta a Roma - ha commissionato la messa in scena dei setti peccati: Sidi Larbi Cherkaoui, Sasha Waltz, Sharon Eyal, Aszure Barton, Marcos Morau, Hofesh Shechter e Marco Goecke. Seguiranno Dimitris Papaioannou, i francesi Angelin Preljocaj e Olivier Dubois, che a dieci anni dalla creazione presenterà finalmente nella capitale il capolavoro che ne consacrò la carriera: Tragédie. Un altro caposaldo della danza contemporanea è l'occasione per una ricorrenza: con uno spettacolo di Alessandro Sciarroni e un documentario di Matteo Maffesanti si celebrerà Folk-s, un ready-made ispirato allo schuhplattler che - a dieci anni dalla sua première - il nostro leone nazionale ha ricreato per il Ballet de l’Opéra de Lyon con il titolo The Collection. Altri tre nomi italiani completano il programma: Ambra Senatore, Michele Di Stefano e Virgilio Sieni, impegnato in una nuova creazione in collaborazione con il jazzista Michele Rabbia, artista in residenza della Fondazione Musica per Roma.
 
Le collaborazioni
Equilibrio – Il festival di danza contemporanea di Roma marca il proprio ruolo di punto di riferimento nel panorama capitolino, ampliando le collaborazioni con le principali realtà della danza e della performance: si rinnova innanzitutto quella con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, nuovamente attorno alla figura di Dimitris Papaioannou per la co-realizzazione di quattro repliche di Ink al Teatro Argentina. Si apre inoltre un partenariato con il neo-Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita-Spellbound in collaborazione con il quale si realizzerà un focus su Virgilio Sieni che spingerà per la prima volta il Festival al Teatro Palladium. Il trittico di cortometraggi Radix di Cristiano Leone, alla sua prima presentazione integrale, esplora tre luoghi iconici: Terme di Caracalla, Tempietto del Bramante e Galleria Borghese con la partecipazione di Iván Pérez, Iratxe Ansa e Igor Bacovich in un progetto sostenuto dall'Ambasciata di Spagna in Italia. Infine, Equilibrio contrappunta la stagione di balletto dell’Opera di Roma ospitando l’Angelin Preljocaj più sperimentale e presentando una Bayadere contemporanea contemporanea di Michele Di Stefano, figura di riferimento della scena culturale romana.
Si rinnova, infine, la partnership con l'Accademia Nazionale di Danza che ha invitato Alessandro Sciarroni per un lavoro di trasmissione delle sequenze folcloriche che caratterizzano il suo spettacolo più iconico: il risultato sarà presentato da allievi e allieve dell'Accademia che a più riprese invaderanno la Cavea nella serata inaugurale.  
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