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Domenica 22 Gennaio 2023 12:01

Orazio Gentileschi e l’immagine di san Francesco. La nascita del caravaggismo a Roma

da 27/01/23 a 10/04/23 Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini Nella sala n. 9 del piano terra di Palazzo Barberini, destinata alle mostre dossier con approfondimenti su singole opere o temi specifici, sarà esposto per la prima volta un dipinto di Orazio Gentileschi raffigurante San Francesco in estasi, notificato dallo Stato italiano su parere di Yuri Primarosa quale […]

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da 27/01/23 a 10/04/23

Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini

Nella sala n. 9 del piano terra di Palazzo Barberini, destinata alle mostre dossier con approfondimenti su singole opere o temi specifici, sarà esposto per la prima volta un dipinto di Orazio Gentileschi raffigurante San Francesco in estasi, notificato dallo Stato italiano su parere di Yuri Primarosa quale opera di eccezionale importanza storico-artistica.
Il quadro costituisce, con ogni evidenza, una rara e rilevante testimonianza del momento in cui Orazio Gentileschi si avvicinò alle novità poetiche e stilistiche elaborate da Michelangelo Merisi. Fu infatti eseguito dal naturale e con il modello in posa: un metodo di lavoro che Orazio doveva aver appreso già attorno al 1599-1600 direttamente da Caravaggio. Con ogni probabilità il quadro fu dipinto negli stessi anni del celebre processo che Giovanni Baglione aveva intentato contro Caravaggio, Onorio Longhi, Filippo Trisegni e lo stesso Gentileschi; nel corso del processo, e per la precisione nel settembre del 1603, Gentileschi aveva dichiarato di aver prestato a Caravaggio «una veste da cappuccino» e un «par d’ale». Si tratta plausibilmente dello stesso saio, contraddistinto da un peculiare copricapo a punta, che Orazio ritrasse nell’opera qui presentata.
L’inedito dipinto di Gentileschi è messo a confronto con tre importanti opere conservate a Palazzo Barberini e con un quadro proveniente dal museo del Prado: il San Francesco in meditazione attribuito a Caravaggio, il San Francesco sorretto da un angelo dello stesso Gentileschi, il San Francesco in preghiera del Cigoli e il San Francesco sorretto da un angelo di Madrid, altro capolavoro della fase giovanile di Gentileschi.
Grazie a questa scoperta sarà possibile documentare in modo nuovo la nascita del caravaggismo a Roma attraverso il precoce influsso suscitato dal Merisi su Gentileschi, già attivo nella capitale papale da più di due decenni nel solco della tarda Maniera.

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