Giovedì 16 Marzo 2023 16:03
Rocca, nel programma la riapertura di San Giacomo e Forlanini
Oggi alla Pisana il neopresidente del Lazio Francesco Rocca ha presentato il suo programma. Tra i primi impegni ha annunciato la riapertura degli ospedali San Giacomo e Forlanini. Sul termovalorizzatore ha detto: «Il mio non è un no ma un dimensionamento», riferendosi ai timori per la viabilità l’ungo l’ardeatina fino a Santa Palomba, dove dovrebbe…
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Oggi alla Pisana il neopresidente del Lazio Francesco Rocca ha presentato il suo programma. Tra i primi impegni ha annunciato la riapertura degli ospedali San Giacomo e Forlanini. Sul termovalorizzatore ha detto: «Il mio non è un no ma un dimensionamento», riferendosi ai timori per la viabilità l’ungo l’ardeatina fino a Santa Palomba, dove dovrebbe sorgere l’opera.
In merito alla rete ospedaliera del Lazio, Rocca ha promesso di assumere «la responsabilità di scelte coraggiose». A tal proposito, il presidente ha annunciato di voler recuperare gli ospedali San Giacomo (non per gli acuti) e Forlanini.
«Abbiamo ospedali come il policlinico Umberto I in forte perdita nel bilancio – ha aggiunto – e non è un caso che tutte le aziende sanitarie in perdita siano le aziende ospedaliere. Dobbiamo affrontare la questione tutti insieme, senza lotte particolari per guadagnare consenso. La trasparenza dovrà essere il faro per ricostruire il sistema sanitario».
Sempre sul tema della salute, Rocca ha annunciato che i primi provvedimenti riguarderanno il potenziamento dei pronto soccorso e l’abbattimento delle liste d’attesa. Su quest’ultimo punto, il presidente della Regione ha precisato: «È un problema legato sicuramente anche alla carenza di personale ma anche più strutturale, di utilizzo delle risorse», per il quale Rocca ha preso “un impegno solenne che assumo in quest’aula davanti ai cittadini. Si aprirà un grande conflitto con la sanità privata rispetto a questo ma noi non vogliamo far danno a nessuno, vogliamo solo intervenire e risolvere il problema».
Il presidente ha poi annunciato di voler intervenire anche sugli squilibri territoriali: “Negli anni si è stratificata una cittadinanza di serie A e una di serie B rispetto ai servizi offerti dai territori. La centralità romana ha penalizzato i cittadini delle province”.
Un tema costante nella relazione di Rocca riguarda l’attenzione verso le persone più fragili, «meno garantite, che non hanno voce». In tal senso, anche con riferimento alle periferie e all’edilizia popolare, il presidente ha parlato di un «nuovo clima di solidarietà sociale, per dare dignità a tutti, a partire dai luoghi in cui si alloggia. Se si vive nel degrado è più facile che vi sia disgregazione sociale».
Sul tema dei rifiuti «ogni soluzione che porti all’impatto zero per me è benvenuta. Mi piacerebbe sognare e dire che tra 5 anni l’epoca delle discariche è definitivamente alle nostre spalle». In particolare sul termovalorizzatore, Rocca ha detto che «c’è il tema viabilità sull’Ardeatina che è un discorso che affronteremo in maniera razionale con il sindaco. Ormai la campagna elettorale è terminata: bisogna sicuramente trovare una soluzione. E questo non venga letto come un “no” al termovalorizzatore, è semplicemente il dimensionamento dell’impianto».
Il governatore ha invitato a spostare l’attenzione dalle guerre per la localizzazione degli impianti alla qualità e alla funzionalità della chiusura del ciclo dei rifiuti. «Collaboreremo con Roma Capitale per arrivare alla quota del 70% di raccolta differenziata, realizzeremo gli impianti previsti e metteremo a regime quelli esistenti».
Il presidente della Regione è poi intervenuto sul tema delle fonti energetiche, il quale «impone riflessioni regionali per la diversificazione dell’approvvigionamento, potenziando le fonti alternative, come eolico e fotovoltaico. Sarà necessario creare un ufficio di scopo». Rocca ha annunciato che la Regione farà un piano regolatore energetico, «per individuare siti idonei senza deturpare i nostri paesaggi e favorire la costituzione delle comunità energetiche».
Nel corso del suo intervento, Rocca ha dato molta importanza anche ai temi della formazione e della semplificazione amministrativa: «Razionalizzare il piano formativo, ascoltando anche i bisogni delle organizzazioni datoriali. Per troppi anni la formazione è stata il terreno di scorribande, noi non lo consentiremo più perché la formazione è una leva strategica per lo sviluppo economico, per generare occupazione».
Sulla semplificazione, Rocca ha detto di voler puntare sulla liberalizzazione delle attività e sulla reingegnerizzazione dei processi amministrativi, in primo luogo i contratti pubblici e le autorizzazioni. «Introdurre procedure più snelle soprattutto in materia di Sanità e di Urbanistica, mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale», ha aggiunto.
Rocca ha definito «critica» la situazione finanziaria, «che risulta invariata rispetto agli esercizi precedenti, come ha sottolineato la Corte dei conti. Parliamo di circa 22 miliardi di debito. Cercherò una interlocuzione con il Governo per trovare una soluzione adeguata perché la centralità di Roma comporta un elevato costo che va riconosciuto. È inutile continuare a rinfacciarci le responsabilità di questo debito, è arrivato il momento di risolvere il problema tutti insieme». Il presidente ha annunciato anche che «’saranno centrali i temi dell’assistenza domiciliare e della psichiatria, dove abbiamo una delle leggi più avanzate. Ma occorre metterci le risorse adeguate».
«Accelerare le opere dove già sono state stanziate risorse importanti, come la Orte-Civitavecchia e la Roma-Latina. Dare risposte anche alle migliaia di pendolari che vivono il disagio sulla rete ferroviaria» ha detto Rocca riguardo ai temi delle infrastrutture e della mobilità. Il presidente ha promesso massima attenzione alla provincia di Rieti, definita «depressa», per la quale saranno migliorati i collegamenti, con la realizzazione della ferrovia e l’implementazione della via Salaria.
«Realizzeremo infrastrutture tenendo conto delle specificità dei territori, dei tessuti socioeconomici», ha aggiunto Rocca, soffermandosi su Amatrice: «Ha visto ricostruito il suo ospedale ma rischia di rimanere una cattedrale nel deserto se non ridiamo vitalità a quel territorio».
Infine, Rocca ha dedicato un passaggio della sua relazione alla Cultura, rivendicando la scelta di aver ripristinato un assessorato dedicato, «che rimetta al centro la capacità di farci sentire comunità, per il nostro sviluppo e il nostro benessere, collegato ai circuiti del turismo connessi alla cultura», ha detto. A tal proposito, il presidente ha esortato a «fare in modo che l’occasione del Giubileo sia sfruttata da tutti i territori, non solo da Roma. Le nostre province hanno potenziali che altrove sarebbero pilastri dell’economia. Una delle grandi sfide è portare i turisti in tutti i luoghi di interesse storico-culturale della Regione, per ridare dignità e valorizzazione a tutti i territori», ha concluso.
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