Giovedì 16 Marzo 2023 10:03
Il deserto dei Tartari – La fortezza
da 16/05/23 a 17/05/23 Teatro Tor Bella Monaca drammaturgia e adattamento di Massimo Roberto Beatoregia Jacopo Bezzicon Massimo Roberto Beato, Tommaso Paolucci, Francesco Terranegramusiche originali Giorgio Stefanoriaiuto regia Federico Malvaldiassistente alla regia Davide Mario Lo Prestiorganizzazione Ferrante Cavazzutiufficio stampa Maresa Palmaccifoto e grafica Manuela Giusto La Compagnia dei Masnadieri Il Tenente Giovanni Drogo, neodiplomato all’Accademia Reale, è pronto a prendere […]
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Il deserto dei Tartari – La fortezza
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da 16/05/23 a 17/05/23
Teatro Tor Bella Monaca
drammaturgia e adattamento di Massimo Roberto Beato
regia Jacopo Bezzi
con Massimo Roberto Beato, Tommaso Paolucci, Francesco Terranegra
musiche originali Giorgio Stefanori
aiuto regia Federico Malvaldi
assistente alla regia Davide Mario Lo Presti
organizzazione Ferrante Cavazzuti
ufficio stampa Maresa Palmacci
foto e grafica Manuela Giusto
regia Jacopo Bezzi
con Massimo Roberto Beato, Tommaso Paolucci, Francesco Terranegra
musiche originali Giorgio Stefanori
aiuto regia Federico Malvaldi
assistente alla regia Davide Mario Lo Presti
organizzazione Ferrante Cavazzuti
ufficio stampa Maresa Palmacci
foto e grafica Manuela Giusto
La Compagnia dei Masnadieri
Il Tenente Giovanni Drogo, neodiplomato  all’Accademia Reale, è pronto a prendere servizio alla Fortezza  Bastiani, sua prima destinazione. Si agitano in lui sentimenti  contrastanti: la pena di lasciare la casa materna, la vita comoda della  città e la sensazione che grandi eventi lo stiano aspettando. Una volta  giunto però, una nuova indistinta malattia si impossessa lentamente di  lui: è l’effetto della malìa esercitata dal deserto che si intravvede  dalla Ridotta Nuova al confine con il nord, e dell’infinita attesa dei  Tartari, popolo misterioso e leggendario che potrebbe attaccare da un  momento all’altro, immortalando gli abitanti della Fortezza in un  destino di gloria. Su tutto aleggia l’inesorabile scorrere del tempo. Si  consuma così giorno dopo giorno, anno dopo anno, la vita di Drogo,  nella convinta attesa che qualcosa di magnifico sia alle porte e la  costante frustrazione di un atto mancato. A fargli compagnia in questo  luogo d’esilio, il Capitano Ortiz anch’egli incapace di lasciare la  Fortezza Bastiani e una serie di personaggi che sembrano macchinare  contro Drogo ad impedirgli la piena realizzazione del suo destino di  eroe. Ma forse, proprio questa sera, in cui i Tartari dopo secoli stanno  veramente scendendo da nord e si sono spinti fin sotto i muraglioni  della Fortezza, a Drogo, inaspettatamente, sarà data la grande occasione  di dimostrare il proprio valore nella più dura e solitaria fra tutte le  battaglie. Massimo Roberto Beato cura l’adattamento della vicenda,  ideata da Dino Buzzati, del maggiore Giovanni Drogo rievocata nella  stanza della locanda dove egli è giunto, malato, costretto suo malgrado,  dal Maggiore Simeoni, a lasciare la Fortezza sotto assedio. Seduto  sulla poltrona, mentre osserva fuori dalla finestra la sera e la notte  incombente, in quest’ultimo atto di lucidità che precede la sua morte – e  che egli vive come la sua “vera battaglia” – la sua mente procede a  ritroso per approdare a vari momenti della sua vita e domandarsi se essa  poteva o doveva essere vissuta diversamente. Primo capitolo della  “Trilogia degli sconfitti” – progetto di ricerca triennale di indagine  sulla generazione nata a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80  del’900, attraverso gli echi e gli spunti offerti sia dalla letteratura  classica che dalla drammaturgia contemporanea – Il Deserto dei Tartari  offre l’occasione, attraverso il personaggio di Drogo, di riflettere sul  destino degli ‘anti-soggetti’, coloro che seppur incapaci di adattarsi a  un mondo di cui non comprendono le regole, sono tuttavia destinati a  viverci. Più o meno consapevoli di essere l’incarnazione di una cultura  minoritaria e inesorabilmente condannati al fallimento quando tentano di  opporsi all’arbitrarietà e inconsistenza della vita, questi personaggi  riescono a realizzare il proprio destino nel momento in cui accettano di  combattere, fino in fondo, la battaglia degli sconfitti: consci delle  circostanze date essi ingaggiano, infatti, una costante lotta.
Il programma potrebbe subire variazioni
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