Martedì 23 Maggio 2023 17:05
L’Ospedale S. Gallicano: l’Ospedalone trasteverino, capolavoro d’ingegneria sanitaria del XVIII secolo
L’Ospedale S. Gallicano: l’Ospedalone trasteverino, capolavoro d’ingegneria sanitaria del XVIII secolo
Se vi capita di fare una passeggiata nel rione romano di Trastevere, recatevi in via di San Gallicano, su cui prospetta uno degli ospedali storici della città, l’Ospedale di S. Maria e Gallicano, chiamato amichevolmente dai Trasteverini l’Ospedalone. Ma chi era Gallicano? Un console romano vissuto nella prima metà del IV secolo, entrato nelle grazie […]
L’Ospedale S. Gallicano: l’Ospedalone trasteverino, capolavoro d’ingegneria sanitaria del XVIII secolo
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L’Ospedale S. Gallicano: l’Ospedalone trasteverino, capolavoro d’ingegneria sanitaria del XVIII secolo
Se vi capita di fare una passeggiata nel rione romano di Trastevere, recatevi in via di San Gallicano, su cui prospetta uno degli ospedali storici della città, l’Ospedale di S. Maria e Gallicano, chiamato amichevolmente dai Trasteverini l’Ospedalone. Ma chi era Gallicano? Un console romano vissuto nella prima metà del IV secolo, entrato nelle grazie di Costantino per i suoi meriti nelle campagne militari in Tracia. Devotamente cristiano, Gallicano si dedicò ad attività assistenziali per i bisognosi, ma caduto in disgrazia durante l’impero di Giuliano l’Apostata, fu costretto a fuggire da Roma recandosi ad Alessandria d’Egitto dove venne martirizzato nel 362.
![Via di S. Gallicano [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5125-1.jpg)
![L'Ospedale S. Gallicano visto da via di S. Gallicano [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5095.jpg)
Passando alla scabbia (in latino il termine scabere significa “grattare”), il collegamento con l’infezione da acaro era già stato ipotizzato nell’antica Grecia. Nel XVI secolo l’archiatra avignonese Guy de Chauliac aveva associato la scabbia alla rogna, ritenendo che fossero provocate da parassiti. Fu però solo nel 1834 che il medico francese Ranucci identificò definitivamente nell’acaro il responsabile di questa patologia, fino ad allora curata solo con depurativi e salassi.
La tigna, definita nella Bibbia “lebbra del capillizio e della barba”, fu associata alla presenza di miceti solo nell’Ottocento.
Osserviamo il lungo edificio che si sviluppa su via di San Gallicano: sopra il portale, una lapide ricorda la fondazione del nosocomio nel 1725 in favore dei malati trascurati e respinti da tutti (NEGLECTIS REIECTISQVE AB OMNIBVS / BENEDICTVS XIII P.O.M. / ANNO SALVTI MDCCXXV), mentre un’altra iscrizione più in alto ricorda un restauro avvenuto nel 1925, a duecento anni dalla fondazione (REST. A.D. MDCCVVV).
![Ingresso dell'Ospedale San Gallicano [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5103.jpg)
![L'area dell'Ospedale S. Gallicano prima e dopo la sua costruzione nelle mappe del Falda e del Nolli [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/L_Ospedale_San_Gallicano_prima_e_dopo.jpg)
Non va dimenticato che la storia del San Gallicano si lega anche alla storia della cura della sifilide. A fine Ottocento vennero istituite le cosiddette Sale Celtiche, nelle quali venivano ricoverate soprattutto prostitute affette da malattie veneree contagiose. Le statistiche dei ricoveri riportano che solo tra il 1937 e il 1944 venivano ricoverate 650 donne all’anno con un picco di 3000 tra il 1944 e il 1945, con una durata media del ricovero tra uno e due mesi.
Osserviamo il dettaglio della facciata, in particolare le innovative balconate che consentivano di aprire e chiudere le imposte dall’esterno senza arrecare disturbo ai degenti. Alle estremità delle corsie si trovavano i volumi sporgenti delle strutture adibite ai servizi e agli alloggi del personale.
![Le innovative balconate settecentesche [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5100.jpg)
Al centro, prospettante su vicolo delle Fratte, la chiesa di S. Gallicano divide in due le corsie dell’ospedale. Progettata anch’essa dall’architetto Filippo Raguzzini, fu costruita tra il 1726 e il 1729. A croce greca con quattro absidi, conserva sull’altare maggiore una pala raffigurante la Madonna con il Bambino, San Gallicano e tre malati, opera di Marco Benefial, pittore settecentesco.
![La settecentesca chiesa di S. Gallicano [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5096.jpg)
![Rilievo con il culto di Esculapio introdotto a Roma [Foto: ICCD]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/ICCD8577272_SBAS-RM-203662.jpg)
![Rilievo con il culto di Esculapio introdotto a Roma [Foto: ICCD]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/ICCD8577273_SBAS-RM-203665.jpg)
![Rilievo con il culto di Esculapio introdotto a Roma [Foto: ICCD]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/ICCD8577271_SBAS-RM-203668_Esculapio.jpg)
Il San Gallicano ha veramente rappresentato un’eccellenza nel settore degli ospedali dermatologici. Oltre a innovativo esempio di ingegneria sanitaria, dal 1786 ha ospitato una scuola di anatomia e a metà dell’Ottocento ha visto l’istituzione della prima cattedra universitaria di Dermatologia.
Oggi l’ente proprietario della struttura è l’IFO (Istituti Fisioterapici Ospedalieri) che ha trasferito le tradizionali competenze del S. Gallicano nell’edificio ubicato a Mostacciano. Il complesso viene sempre utilizzato per fini sociali e assistenziali dalla Comunità di Sant’Egidio che ha firmato una convenzione nel 2003. La struttura inoltre ospita anche l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, istituito nel 2007.
Ci affacciamo all’ingresso, dove si conservano quattro lapidi che ricordano le benemerenze dei papi nei confronti di questo ospedale. La prima, in particolare, ricorda che:
Benedetto XIII Pontefice Ottimo Massimo, padre dei poveri, eresse questo grande e importante xenodochio, dotato di censo annuo, per curare gli abbandonati e i reietti che soffrono di prurito per la lebbra e la scabbia del capo, e per strapparli dalle fauci di una morte precoce. Nell’anno della salvezza, 1725.
![BENEDICTUS XIII. / P.O.M. / NEGLECTIS REJECTISQVE AB OMNIBVS / PRVRIGINE LEPRA ET SCABIE / IN CAPITE LABORANTIBVS CURANDIS MORTISQVE / IMMATVURAE FAVCIBUS ERIPIENDIS / XENODOCHIVM HOC AMPLVUM ET MOLE EXIMIVM / ANNVOQUE CENSV DITATVM / PAUPERVM PATER A FVNDAMENTIS EREXIT / ANNO SALVTIS MDCCXXV. [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5107-1.jpg)
![BENEDICTO XIV P.M. / QUOD PVEROS PORRIGINE TABIDOS / MISERATUS / NOSODOCHIUM HOC AEDIFICARI FECERIT / NERIVS CARD. CORSINIVS / NOSODOCHII EIVSDEM PATRONVS / PRINCIPI PROVIDENTISSIMO / M.P. / AN. SAL. MDCCLIV [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5106.jpg)
![PIO IX PONTIFICE MAXIMO / DIAETA BALNEIS HIBERNO ETIAM TEMPORE/ AEGROTORUM COMMODO PARANDIS / ET CLINICES EXCERCITATIONIBUS HABENDIS / QUAM NICOLAUS CORSI NOSOC. ARCHIATER / PER COLLEG. ADVOCAT. S. CONSISTORII / EX TESTAMENTO EXTRUENDAM IUSSIT / ABSOLUTA OMNIQUE INSTRUMENTO AUCTA / ANNO MDCCCLXIII / CURANTE PETRO MEROILI EQUITE / XIIVIRO NOSOCOMIIS REGUNDIS [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5105.jpg)

![Cortile interno con resti di colonne e sarcofagi [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5116.jpg)
![Foto storiche relative all'antica Farmacia San Gallicano [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2023/05/IMG_5127.jpg)
Qui nacque mio padre, nel 1925. I miei nonni erano emigrati in Brasile per cercare di fare fortuna, e con i soldi fatti con la loro facenda si imbarcarono su un bastimento e tornarono a Roma. In Brasile facevano i contadini, a Roma dovettero trovare un nuovo lavoro: il nonno Menotti (così chiamato in onore di Garibaldi) era infermiere al San Gallicano, mentre nonna Anastasia faceva la guardarobiera. Io sono nata qui e con le mie sorelle ho vissuto a Trastevere fino agli anni Sessanta, quando gli americani iniziarono a invadere il rione. Mio padre mi raccontò che la nostra casa fu acquistata proprio da un americano. Le case qui si affacciano su dei cortili interni, ricordo che dalla cucina saliva una scala a chiocciola che conduceva a una terrazza da cui si poteva vedere tutta Roma; da una finestra che affacciava sull’ospedale si potevano vedere i bambini tutti rasati, in camicione azzurro, e nostra mamma, per convincerci a fare il bagno, diceva: “se non vi lavate vi tagliano i capelli come ai tignosetti”. Terrorizzate, obbedivamo. Inoltre, proprio qui, in via dei Fienaroli, c’erano un comando dei carabinieri e un deposito di ferro con un camioncino che rumorosamente veniva a scaricare tutti i giorni. Io e mia sorella andavano a scuola in via delle Zoccolette sull’altra sponda del Tevere e quando ci incamminavano i vicoli che percorrevamo erano tutti pieni di stalle con i cavalli. Dopo il Sessanta, rapidamente tutto è cambiato… Noi ci trasferimmo alla Pisana, la mamma diceva che l’aria di Trastevere non era salubre…
[Maria Teresa Natale]
Per approfondire:
- Luca Muscardin, Il primo ospedale dermatologico del mondo: l’Ospedale di San Gallicano dall’origine (1725) fino all’inizio del XXI secolo, in: C. Gelmetti, Storia della Dermatologia e della Venereologia in Italia, Springer Verlag, 2014.
- Concetta Mirisola – Anteo Di Napoli, La vocazione all’accoglienza dell’INMP a Roma: una pianta giovane con radici antichi, in: Roma: vocazione all’accoglienza e senso di comunità. Dalla storia al contemporaneo, a cura di Tiziana Grassi e Gian Matteo Sabatino, Modena: Diano Libri, 2021, p. 171-179.
L’Ospedale S. Gallicano: l’Ospedalone trasteverino, capolavoro d’ingegneria sanitaria del XVIII secolo