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Mercoledì 13 Settembre 2023 16:09

Pestati per un video su TikTok: presi gli aggressori

Pestati per un video su Tiktok: presi gli aggressori. A risolvere la complicata vicenda sono stati i carabinieri, che questa mattina hanno arrestato cinque persone. Pestati per un video su Tiktok: presi gli aggressori La pubblicazione su TikTok di un video sgradito ha scatenato a Roma la rappresaglia di un gruppo di bosniaci contro una…
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Pestati per un video su Tiktok: presi gli aggressori. A risolvere la complicata vicenda sono stati i carabinieri, che questa mattina hanno arrestato cinque persone.

La pubblicazione su TikTok di un video sgradito ha scatenato a Roma la rappresaglia di un gruppo di bosniaci contro una coppia. I militari hanno arrestato cinque persone di età compresa tra i 26 e i 40 anni. Sono tutte residenti nel campo rom di via Candoni, dove i carabinieri questa mattina hanno eseguito le misure restrittive. Nei loro confronti infatti il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono molte le accuse di cui i cinque devono rispondere a vario titolo.



I reati contestati sono lesioni personali aggravate, rapina, minaccia aggravata, calunnia, danneggiamento, violazione di domicilio e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.

L’indagine è partita nel mese di giugno di quest’anno, dopo che uno degli arrestati aveva presentato denunce ai carabinieri di Roma per due fantomatiche rapine avvenute il primo di quello stesso mese. L’uomo aveva raccontato che in un’occasione più soggetti avevano aggredito lui e la moglie, sottraendo loro gioielli e una borsa, contenente circa 3.000 euro. Aveva aggiunto che in una seconda occasione lo stesso giorno, sette uomini avevano malmenato uno dei suoi figli e rubato una collana alla nuora. L’indagine ha accertato che le due rapine non si erano mai verificate, e che invece era stato l’uomo che le aveva denunciate ad aggredire e rapinare uno dei soggetti che aveva accusato.



In realtà la seconda rapina denunciata era una spedizione punitiva che l’uomo vittima del primo colpo aveva organizzato contro i responsabili. In quell’occasione era rimasto ferito il figlio dell’autore delle false denunce, finito in ospedale con 41 giorni di prognosi.

Sequestrati due mazze da baseball ed un tubo in ferro, utilizzati nel corso della spedizione punitiva, motivata da risentimenti personali per un video postato su TikTok da uno degli indagati.

(Nelle immagini gli arresti di questa mattina)

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