Martedì 7 Novembre 2023 09:11
Regina Viarum
da 18/11/23 a 24/11/23
Cartiera Latina
Opere di Laura Migotto, Pasquale Pazzaglia, Bice Perrini, Valter Vari
Mostra a cura di Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi.
Nella vasta sala, l’evento "Regina Viarum”, si sviluppa come fosse la performance di un unico artista in un amalgama di installazioni pavimentali, grandi dipinti, sculture.
Caleidoscopici drappi, realizzati da Laura Migotto, Pasquale Pazzaglia, Bice Perrini, Valter Vari, appesi alle nervature d’acciaio che fungono da tiranti per la copertura della sala permetteranno quello che metaforicamente e visivamente vuole essere, nel punto di congiunzione del Cardo e Decumano, il Foro, cuore pulsante della civiltà, caratterizzando in questo modo, fastoso e solenne, il centro gravitazionale dell’esposizione verso il quale il visitatore è attirato e dal quale si muoverà per visitare le “periferie” della sala, arricchite da altre opere di Laura Migotto, Bice Perrini, Pasquale Pazzaglia, Valter Vari, che concorrono a far riflettere sull’importanza determinante delle vie di comunicazione e delle comunicazioni nell’evoluzione delle civiltà e delle società. Un viaggio, nello spazio e nel tempo, alluso e descritto, con il linguaggio dell’arte contemporanea. Il tutto prendendo lo spunto dalla regina delle vie, che contribuirono alla grandezza della civiltà di Roma, la via Appia, strada che fronteggia l’area, su cui sorge il complesso dell’ex cartiera Latina di cui la sala che ci ospita era parte integrante, l’Appia Antica collegava Roma all'Oriente, passando per Brindisi, e la Grecia, rappresentando una concreta congiunzione tra l'Oriente e l’Occidente.
Sulla "Regina Viarum” sono transitati gli eserciti, da Annibale a Cesare, da Garibaldi a Clark, sono transitati anche mercanti e merci, opere d’arte, schiavi, artisti, re, imperatori e papi. Gli stessi transiti e spostamenti che sono avvenuti e avvengono anche sulle moderne strade che come quelle che hanno contraddistinto, ad esempio per l’Italia, il boom economico e l’accesso del nostro paese tra le nazioni di maggior benessere del pianeta. Con lo sviluppo dell'esposizione la riflessione tende a considerare gli aspetti legati oltre alle vie, anche alle comunicazioni in genere, come quelle che avvengono con le nuove vie, su di tutte le vie della rete internet. Quando si parla di comunicazioni è prioritario pensare all’arte contemporanea come il linguaggio universale che avvicina i popoli e quindi come tale una delle risorse fondamentali per alimentare il dialogo tra posizioni e fazioni che avvelenano il nostro mondo. Gli artisti contemporanei sono anche le avanguardie dell’attenzione alla sostenibilità del progresso che riguarda le nazioni del pianeta e alla conseguente necessità del reimpiego delle materie prime. Dal “Foro”, cuore delle città alle comunicazioni con le loro vie, comunicazioni vero e proprio sistema circolatorio che alimenta la civiltà. Di questo sistema l’arte ha la presunzione di esserne la linfa vitale.
Mostra a cura di Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi.
Nella vasta sala, l’evento "Regina Viarum”, si sviluppa come fosse la performance di un unico artista in un amalgama di installazioni pavimentali, grandi dipinti, sculture.
Caleidoscopici drappi, realizzati da Laura Migotto, Pasquale Pazzaglia, Bice Perrini, Valter Vari, appesi alle nervature d’acciaio che fungono da tiranti per la copertura della sala permetteranno quello che metaforicamente e visivamente vuole essere, nel punto di congiunzione del Cardo e Decumano, il Foro, cuore pulsante della civiltà, caratterizzando in questo modo, fastoso e solenne, il centro gravitazionale dell’esposizione verso il quale il visitatore è attirato e dal quale si muoverà per visitare le “periferie” della sala, arricchite da altre opere di Laura Migotto, Bice Perrini, Pasquale Pazzaglia, Valter Vari, che concorrono a far riflettere sull’importanza determinante delle vie di comunicazione e delle comunicazioni nell’evoluzione delle civiltà e delle società. Un viaggio, nello spazio e nel tempo, alluso e descritto, con il linguaggio dell’arte contemporanea. Il tutto prendendo lo spunto dalla regina delle vie, che contribuirono alla grandezza della civiltà di Roma, la via Appia, strada che fronteggia l’area, su cui sorge il complesso dell’ex cartiera Latina di cui la sala che ci ospita era parte integrante, l’Appia Antica collegava Roma all'Oriente, passando per Brindisi, e la Grecia, rappresentando una concreta congiunzione tra l'Oriente e l’Occidente.
Sulla "Regina Viarum” sono transitati gli eserciti, da Annibale a Cesare, da Garibaldi a Clark, sono transitati anche mercanti e merci, opere d’arte, schiavi, artisti, re, imperatori e papi. Gli stessi transiti e spostamenti che sono avvenuti e avvengono anche sulle moderne strade che come quelle che hanno contraddistinto, ad esempio per l’Italia, il boom economico e l’accesso del nostro paese tra le nazioni di maggior benessere del pianeta. Con lo sviluppo dell'esposizione la riflessione tende a considerare gli aspetti legati oltre alle vie, anche alle comunicazioni in genere, come quelle che avvengono con le nuove vie, su di tutte le vie della rete internet. Quando si parla di comunicazioni è prioritario pensare all’arte contemporanea come il linguaggio universale che avvicina i popoli e quindi come tale una delle risorse fondamentali per alimentare il dialogo tra posizioni e fazioni che avvelenano il nostro mondo. Gli artisti contemporanei sono anche le avanguardie dell’attenzione alla sostenibilità del progresso che riguarda le nazioni del pianeta e alla conseguente necessità del reimpiego delle materie prime. Dal “Foro”, cuore delle città alle comunicazioni con le loro vie, comunicazioni vero e proprio sistema circolatorio che alimenta la civiltà. Di questo sistema l’arte ha la presunzione di esserne la linfa vitale.
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