Lunedì 13 Novembre 2023 17:11
Arrestato per maltrattamenti in famiglia, nel 1994 ferì vice questore
La polizia lo ha arrestato nei giorni scorsi per maltrattamenti in famiglia, anche verso i figli minorenni. L’uomo, 54 anni, il 20 novembre del 1994 ferì insieme ad altri dieci ultrà giallorossi il vicequestore Giovanni Selmin in occasione del match Brescia Roma. Arrestato per maltrattamenti in famiglia, nel 1994 ferì vice questore Gli agenti della…
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La polizia lo ha arrestato nei giorni scorsi per maltrattamenti in famiglia, anche verso i figli minorenni. L’uomo, 54 anni, il 20 novembre del 1994 ferì insieme ad altri dieci ultrà giallorossi il vicequestore Giovanni Selmin in occasione del match Brescia Roma.
Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Porta Pia, in seguito ad approfondite indagini hanno arrestato un 54enne romano per maltrattamenti in famiglia, anche in presenza di minori. Gli investigatori hanno avviato le indagini in seguito alle dichiarazioni della moglie. La donna, che è legalmente separata ha sporto una dettagliata denuncia, raccontato le vessazioni psicologiche e fisiche subite nel corso del matrimonio, estese anche ai due figli minori.
Le indagini hanno permesso di raccogliere documenti, referti medici e testimonianze che, alla luce degli elementi acquisiti, vista la particolare gravità dei fatti e la reiterazione dei maltrattamenti, hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.
L’uomo annovera numerosi precedenti penali per furto, rapina, detenzione abusiva di armi e spaccio reiterato di sostanze stupefacenti. Nel passato del 54 enne grava anche la condanna a quattro anni per gli scontri violentissimi che il 20 novembre del 1994 culminarono nell’accoltellamento del vicequestore Giovanni Selmin, allora vicequestore a Brescia.
Le indagini accertarono che il gruppo ritenuto responsabile degli scontri, del ferimento del vicequestore di polizia, e di un ispettore, aveva raggiunto Brescia su un treno separato rispetto alle altre tifoserie romaniste, con l’intenzione precisa di provocare scontri.
Le perquisizioni della polizia prima dell’ingresso del gruppo dentro lo stadio di Brescia portò alla luce decine di coltelli, alcune asce, petardi e bombe carta. Il sequestro del materiale portò alla reazione degli ultrà e all’aggressione alle forze dell’ordine,
Nel gruppo erano presenti personaggi della curva sud legati all’estrema destra e leader dell’estremismo nero. Alla fine l’inchiesta portò alla condanna del 54 enne, assieme ad altri dieci imputati per 43 anni complessivi di carcere. I reati contestati furono lesioni volontarie gravi, violenza a pubblico ufficiale aggravate dal numero di persone e dall’uso delle armi, porto e detenzione di materiale esplodente.
(Nell’immagine un fotogramma degli scontri a Brescia del 1994/Foto da Youtube)
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