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Domenica 19 Novembre 2023 13:11

Controlli serrati a Torpignattara, Pigneto, Labicano e Prenestino: 3 denunce, ristorante chiuso e titolare di un bar multato

I Carabinieri della Stazione Roma Torpignattara, con il supporto dei colleghi della Compagnia Roma Casilina e il supporto dei militari […]

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I Carabinieri della Stazione Roma Torpignattara, con il supporto dei colleghi della Compagnia Roma Casilina e il supporto dei militari del N.A.S. di Roma, hanno eseguito un servizio coordinato di controllo straordinario del territorio nei quartieri di Torpignattara, Pigneto, Labicano e Prenestino con particolare riferimento alle aree in prossimità al parco al parco Villa de Santis e alle fermate metropolitane Pigneto, Malatesta e Teano, finalizzato alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illegalità e degrado.

CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLE PERIFERIE – VERIFICHE ESEGUITE NEI QUARTIERI TORPIGNATTARA, PIGNETO, LABICANO E PRENESTINO. TRE PERSONE DENUNCIATE

A esito delle attività tre persone sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di interruzione di pubblico servizio tre uomini di età compresa tra i 22 e 52 anni, nel corso di un litigio animato hanno occupato la linea tramviaria di superficie a Tor Pagnotta, bloccando il transito per alcuni minuti di un convoglio, tra via Casilina e via di Torpignattara.

I NAS CHIUDONO UN RISTORANTE CON ALL’INTERNO UN’ATTIVITA’ DI MACELLAZIONE ABUSIVA

Nel corso dei controlli agli esercizi commerciali, 20 in totale, i militari hanno sanzionato con la chiusura, il titolare di un ristorante dove all’interno i Carabinieri hanno scoperto un’attività di macellazione abusiva priva di ogni standard igienici previsti, inoltre hanno emesso una sanzione di 4.500 euro e sequestrato 100 kg di carni varie.



Il titolare di un bar invece, è stato sanzionato per un importo di 2.000 euro, per mancanze igieniche relative alla produzione e alla conservazione di alimenti.

In totale, i Carabinieri hanno identificato 80 persone e eseguito verifiche su 32 veicoli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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