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Martedì 21 Gennaio 2020 16:01

La straordinaria bellezza di Santa Cecilia, nascosta fra i vicoli di Trastevere

A Roma potreste svenire, dalla bellezza. “Uscendo da Santa Cecilia avrete un battito del cuore, la vita sarà inaridita, camminerete temendo di cadere”.  La parafrasi dell’adagio fiorentino di Stendhal, che ben descrive il panico scatenato dalle opere d’arte di straordinaria […]

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A Roma potreste svenire, dalla bellezza. “Uscendo da Santa Cecilia avrete un battito del cuore, la vita sarà inaridita, camminerete temendo di cadere”.  La parafrasi dell’adagio fiorentino di Stendhal, che ben descrive il panico scatenato dalle opere d’arte di straordinaria bellezza, si rivela al cospetto della scultura della martire cristiana custodita nella basilica di Trastevere. Il marmo, trasparente e vivido come la pelle, è ammantato di leggenda e sacralità. Il volto riverso, nascosto al terreno. Aperto al divino. Le mani che contano la Trinità, per aggrappare l’anima alla fede.

La giovane Cecilia fu condannata al martirio durante il pontificato di Papa Urbano I, tra il 222 e il 230. Benché l’Imperatore Alessandro Severo fosse benevolo verso la nuova religione, Cecilia, suo marito, il cognato e il militare cui fu ordinato di arrestarli, tutti convertiti, furono puniti con la morte per aver contravvenuto alla legge, dando sepoltura ai Cristiani.

 Si narra che “la Santa invece di morire cantasse lodi al Signore” e la leggenda recita che per questo Cecilia sia stata eletta patrona della musica e dei musicisti.

 

Il sacro lignaggio, più prosaicamente, va ricercato nei dipinti medioevali della Santa che la ritraggono con a fianco un organo.

Anche Stefano Maderno, l’artista che scolpì Santa Cecilia, è velato di mistero. Forse nacque in Lombardia. Forse nel Lazio. Di certo, non si è ancora compreso il motivo che spinse il cardinale Paolo Emilio Sfondrati ad assegnargli la commessa nel 1599, in occasione del grande Giubileo imminente.

All’epoca Maderno era un giovane artista di ventitré anni che ancora non aveva scolpito nulla. Ricompensò la fiducia dell’alto prelato con un’opera di straordinaria bellezza, una delle meraviglie di Roma. La lucentezza della giovane Cecilia è rinata dopo il restauro finanziato dalla Esteé Lauder. Testimonial sacra. E profana.

BASILICA DI SANTA CECILIA IN TRASTEVERE – Piazza di Santa Cecilia 22, Roma


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