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Sabato 23 Maggio 2020 14:05

Ponte Milvio, schiamazzi e risse: il sequel di via Riano

La serata di venerdì 22 maggio, in via Riano, prolungamento della movida di Ponte Milvio, è stata peggiore di quella di lunedì 18. Centinaia di ragazzi, corse di macchine e macchinine, assembramento in mezzo alla strada, distanziamento zero, mascherine inesistenti. Il tutto fin dopo l’una di notte nonostante le telefonate dei residenti ai centralini delle […]

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La serata di venerdì 22 maggio, in via Riano, prolungamento della movida di Ponte Milvio, è stata peggiore di
quella di lunedì 18
. Centinaia di ragazzi, corse di macchine e macchinine, assembramento in mezzo alla strada, distanziamento zero, mascherine inesistenti. Il tutto fin dopo l’una di notte nonostante le telefonate dei residenti ai centralini delle Forze dell’Ordine.

A che pro annunciare nel corso della giornata la messa in campo di migliaia di agenti a controllare e frenare gli eccessi se poi in via Riano succede quel che succede? Come si consente a locali dalle misure lillipuziane di far stazionare davanti l’ingresso centinaia di avventori per ore?

Domande che si pongono i residenti, che rimbalzano sulle chat di condominio, che trovano sfogo sulle testate locali e nazionali, com’è accaduto per la serata del 18 maggio. Domande però che non trovano risposta. Domande di cui si fa carico il “Comitato Abitare Ponte Milvio” che, tramite il suo portavoce Paolo Salonia, ancora una volta si rivolge alla stampa sperando così di fare breccia nel mutismo delle istituzioni.

“Venerdì 22 maggio sera, ancora via Riano, ancora davanti allo stesso locale, dal dopo cena all’una di notte è andato in onda il palinsesto annunciato: assembramento di centinaia di giovani, urla, corse di macchine, risse. Naturalmente distanziamento sociale inesistente, ma questo è un particolare secondario” scrive Paolo Salonia rilanciando i quesiti che gli iscritti al Comitato si fanno da inizio settimana: “Le pattuglie delle Forze dell’Ordine dove sono? Insostenibile il rapporto numerico tra le folle scalmanate della movida e le pattuglie messe su strada. Le telefonate dei cittadini ai centralini delle Forze dell’Ordine che risultati producono? Chi controlla il territorio? Quando? Evidentemente le denunce non sono sufficienti. Gli articoli sui giornali meno che meno”.

“Il gran parlare che sindaci, amministratori, sociologi, epidemiologi, virologi, presidenti di Consiglio è solamente la solita chiacchiera, severa e preoccupata, destinata ad ingrossare oltre ogni limite di sopportazione il volume della retorica. Poi quello che accade nel mondo reale, sul terreno, è ben altra storia: la Sindaca, concentrata sulla sua campagna elettorale, regala il 35% in più di marciapiede per qualche tavolino da aggiungere ma non si azzarda ad assumere immediatamente provvedimenti drastici imponendo un diverso e anticipato orario di chiusura dei locali di somministrazione, ordinando l’immediata chiusura di quelli sicuramente diretti responsabili di quanto continua ad accadere“.

“Quanto sta accadendo questi giorni in via Riano è grave” sostiene il portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio puntando il dito contro “il gestore del locale, la Sindaca, il Presidente del XV Municipio, le Forze dell’Ordine e quanti rivestono ruoli di responsabilità e di governo del territorio” rei, secondo Paolo Salonia, di “essere i responsabili di questa situazione” e ai quali indirizza nuovamente una richiesta precisa: “chiediamo che vengano immediatamente assunte tutte le misure per bloccare questa insostenibile situazione prima ancora che possa nuovamente manifestarsi“.

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