Servizi > Feed-O-Matic > 49532 🔗

Giovedì 28 Maggio 2020 11:05

46° della strage di piazza della Loggia, Mattarella evidenzia il «coraggio» di Brescia


Il presidente della Repubblica ricorda l'anniversario, nel tempo del coronavirus. «L’impegno e la solidità democratica di Brescia, testimonianza per il Paese»

L'articolo
46° della strage di piazza della Loggia, Mattarella evidenzia il «coraggio» di Brescia
proviene da
RomaSette
.

leggi la notizia su RomaSette




A 46 anni dalla strage di piazza della Loggia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene sulla ricorrenza, che «viene celebrata quest’anno dalla città di Brescia, incamminata sulla strada della ripresa civile, economica, sociale dopo che l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha assunto tra la sua gente le dimensioni di una immane tragedia. Brescia – evidenzia il capo dello Stato – ha risposto, ora come 46 anni fa, con coraggio, con dignità, con la solidarietà di cui la sua comunità è capace».

Per Mattarella, «l’unità con la quale i bresciani reagirono all’attentato terroristico del 1974 fu decisiva per spezzare la catena eversiva che, attraverso una scia di sangue e di morti innocenti lunga diversi anni, intendeva minare le fondamenta popolari della democrazia e colpire i principi costituzionali. L’impegno e la solidità democratica di Brescia – osserva il presidente della Repubblica – sono divenuti una testimonianza per l’intero Paese, e il presidio della memoria, coltivato dai familiari delle vittime, dalle istituzioni locali, dalle formazioni sociali costituisce tuttora un valore quanto mai prezioso e un bene comune, a disposizione anzitutto delle generazioni più giovani».

Una strage, quella del 28 maggio di 46 anni fa, oggi attribuita al terrorismo neofascista dopo un cammino non facile, ricorda Mattarella, per «giungere alla verità e completare il percorso della giustizia». Proprio per questo, prosegue, «oggi esprimiamo riconoscenza agli uomini dello Stato che hanno contribuito a svelare le responsabilità e ricostruire il piano eversivo in cui l’attentato era inserito. Insieme a loro, ringraziamo quanti hanno tenuto sempre viva la domanda di giustizia». Il capo dello Stato ne è convinto: «Riprendere il cammino dopo la sofferenza, il dolore, il lutto è sempre faticoso. Ancor più – sottolinea – sentiamo il bisogno di una comunità partecipe quando non abbiamo da soli le forze per superare un’avversità. Insieme è possibile».

Da ultimo, nelle parole del presidente, l’espressione, a nome della Repubblica, di un rinnovato «sentimento più intenso di vicinanza e solidarietà ai familiari di chi fu ucciso, ai tanti feriti, agli amici e ai compagni di lavoro. Il legame di Brescia con la democrazia, con la storia e lo sviluppo del nostro Paese si manifesta sempre più saldo».

Sul lungo cammino per arrivare a una sentenza definitiva di condanna dopo quel «terribile giorno» di 46 anni fa si è soffermata anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel messaggio inviato al sindaco di Brescia Emilio Del Bono. «Anche grazie alla mobilitazione di un’intera città che non ha mai smesso di lottare per la verità e la giustizia – si legge nel testo -, la strage di Brescia ha ora dei colpevoli». Nelle parole di Casellati, «non vi è giustificazione ideologica che possa legittimare la barbarie e la follia di una esplosione che ha privato donne e uomini del bene più prezioso, colpendo al cuore una collettività che esercitava la propria libertà di manifestazione del pensiero». Tuttavia, «rievocare le dinamiche di quella terribile deriva di terrore e comprendere pienamente le cause che ne sono state all’origine – osserva – è di fondamentale importanza. Costruire gli strumenti di conoscenza significa infatti agire concretamente per prevenire e scongiurare il rischio di nuove violenze».

Anche la seconda carica dello Stato si unisce quindi al «ricordo di una città che attraverso la memoria dei tragici fatti accaduti il 28 maggio 1974 vuole rinnovare la sua solidarietà alle famiglie delle vittime e l’opposizione netta a qualsiasi uso del terrore quale strumento di lotta politica. La memoria – conclude – non è mai un esercizio di stile ma vive del nostro impegno a vigilare e a difendere con coraggio i valori della nostra democrazia».

28 maggio 2020

L'articolo
46° della strage di piazza della Loggia, Mattarella evidenzia il «coraggio» di Brescia
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI