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Mercoledì 27 Marzo 2024 11:03

Pasqua in Iraq senza festeggiamenti esteriori



Lo ha disposto il patriarca caldeo Sako: annullati concerti, scambio di auguri con le autorità e relativa copertura mediatica. Saranno celebrati solo i riti liturgici

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Pasqua senza festeggiamenti esteriori, in Iraq. Annullati concerti, scambi di auguri con i funzionari e governativi e anche la relativa copertura mediatica. Lo ha disposto il Patriarcato caldeo, invitando i fedeli a pregare e a partecipare ai riti in solidarietà con il patriarca caldeo il cardinale Louis Raphael Sako, da sei mesi costretto a vivere lontano dalla sua storica residenza a Baghdad, a causa della revoca, da parte del presidente iracheno Abdul Latif Rashid, del decreto n. 147 del 2013 che riconosce il patriarca, nominato dalla Santa Sede, capo della Chiesa caldea «in Iraq e nel mondo», oltre che «responsabile e custode delle proprietà della Chiesa». Una revoca «senza giustificazione legale», chiariscono dal Patriarcato, a cui ha fatto seguito anche quella di vescovi di altre chiese.

«Il Patriarca non ha ucciso, non ha rubato denaro pubblico, non ha formato una milizia al di fuori della legge, non ha provocato lotte settarie – affermano dal Patriarcato -; al contrario, ha difeso i diritti dei cittadini e la piena cittadinanza, ha contribuito a promuovere il dialogo interreligioso e ha aiutato centinaia di famiglie irachene in tutto l’Iraq. Il patriarca Sako è noto per la sua fede e onestà, patriottismo e coraggio, e non teme i corrotti», rivendicano. Tantomeno teme «le menzogne diffuse da una fazione, quella di Ryan al-Kildani, noto come Ryan il Caldeo, capo delle Brigate Babilonia, milizie armate filo iraniane nate per combattere l’Isis, di stanza nella Piana di Ninive, e rappresentate in Parlamento».

Nel testo, diffuso dal Patriarcato caldeo, Mar Sako ribadisce che «non scenderà mai a compromessi a scapito della sua dignità, della dignità della Chiesa e della dignità dei cristiani, e non si piegherà a nessuno tranne che alla sua Chiesa e al suo Paese. In questa occasione, egli invita i cristiani a rimanere saldi nella preghiera, con la certezza che, con l’aiuto di Dio, la Chiesa non sarà spezzata».

27 marzo 2024

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