Giovedì 4 Aprile 2024 12:04
Bambini multati sul regionale di Trenitalia. Ennesima beffa del sistema Metrebus
Ascolta "I lavori sulla rete tramviaria romana" su Spreaker.
A poco più di un mese dallo spiacevole episodio della
passeggera multata sulla ferrovia Roma-Cesano per aver viaggiato usando il
Tap&Go
, stavolta a finire multato è stato un bambino su un treno regionale.
L’episodio, avvenuto il 23 marzo scorso, ci è stato
riportato direttamente dal genitore del bambino.
Eravamo alla stazione Tiburtina, nel pieno dello sciopero, e stavo rientrando con i miei due figli e un loro amichetto verso la Garbatella. Viste le cancellazioni in corso sulla FL1, abbiamo deciso di prendere un regionale proveniente da Perugia per arrivare almeno alla stazione Termini e proseguire in metropolitana.
Una tratta breve, che tuttavia è costata cara:
Saliti a bordo ho esibito al capotreno la mia Metrebus card, che ha chiesto: “E i bambini?”. Ho risposto che avevano tutti un’età inferiore a 10 anni (e perciò non dovevano pagare il biglietto ndr). Il capotreno ha replicato che la gratuità in Trenitalia è valida fino a 4 anni non compiuti e mi ha elevato una multa di 51€. Bontà del capotreno – scherza con noi l’intervistato – che ha multato solo uno dei tre bambini, altrimenti questo viaggio mi sarebbe costato ancor più salato!
Tornato a casa il passeggero ha constatato che
effettivamente all’interno del sistema Metrebus l’accesso è gratuito sui mezzi
Atac e Cotral (all’interno del perimetro urbano) per i bambini fino ai 10 anni
di età, mentre sui mezzi Trenitalia l’accesso è gratuito fino ai 4 anni non
ancora compiuti.
Estratto dal sito Atac
Al netto della contravvenzione che ho pagato immediatamente, penso che un sistema tariffario per essere veramente integrato debba esserlo anche sotto il profilo delle gratuità e delle altre condizioni di trasporto. Questa disomogeneità tra le varie aziende di trasporto pubblico non è accettabile: pensiamo a quanti come me hanno commesso e continuano a sbagliare in buona fede. Perché né la Regione Lazio, né il Comune di Roma intervengono per eliminare queste differenze?
E anche se sotto il profilo formale ciò che è accaduto in
linea con le attuali regole del Metrebus, così come il precedente della passeggera multata col Tap&Go, l’episodio di questa contravvenzione ci
racconta l’ennesima crepa di un sistema che è ancora lontano dall’essere
veramente “integrato”.
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