All’inizio della nostra gestione, da giugno 2022, abbiamo sofferto di una certa disorganizzazione e della mancanza di figure professionali all’interno del ramo ferroviario. Come società pubblica abbiamo dovuto fare delle selezioni pubbliche che richiedono tempo, ma alla fine siamo riusciti a stabilizzare il servizio ricostruendo la filiera dalle fondamenta.



Con la Roma-Viterbo abbiamo maggiori sofferenze date dalla vetustà del materiale rotabile, ma la commessa dei nuovi treni per entrambe le linee è a buon punto e rappresenterà un momento di svolta, così come è stato l’arrivo dei nuovi bus per il servizio su gomma.




Ho interloquito con quelli di Pendolaria, quando è uscito il loro rapporto. Era molto superficiale. Gli ho chiesto quali dati avevano per continuare a parlare così di queste due linee. Il responsabile scientifico di Legambiente mi ha detto molto candidamente: “Noi ci siamo riferiti solo all’età dei treni”. L’età dei treni è un elemento insufficiente per dire che stiamo come stavamo prima, perché sulla Roma-Lido abbiamo gli stessi treni ma gli abbiamo fatto la revisione generale e quando tornano quei treni sono come nuovi. Finiamola con questa narrazione catastrofica, siamo oggettivi nel valutare le cose che si stanno facendo e non perdiamo tutti insieme la speranza. Abbiamo un’azienda al vostro servizio e una Regione Lazio assolutamente convinta di voler portare a casa questo risultato.